Servizi pubblici sempre più in crisi e ridimensionati e per i cittadini aumentano i disagi. Tra mancanza di risorse, dissesto finanziario e programmazione inadeguata, alcuni settori sembrano vivere un periodo nero. Le problematiche, ora, riguardano i tre centri cup, centri unici per le prenotazioni mediche, presenti sul territorio. In pochi mesi essi sono stati soppressi o fortemente declassati. Il primo ad essere chiuso è stato il punto prenotazione sito in La Mucone, distante una decina di chilometri dal centro, che serviva un migliaio di residenti. Da qualche mese i residenti di quella zona, molto amareggiati, sono costretti a recarsi al centro urbano con notevole dispendio di tempo. Lo stesso dicasi per gli abitanti di San Giacomo, distante venti chilometri. Chiuso anche il punto prenotazione che era situato all'interno del poliambulatorio di via Julia, che risultava comodo ed efficace visto che si trovava nella stessa struttura dove vengono effettuate molte visite specialistiche dell'Asp.
Da qualche giorno, quindi, l'unica centro prenotazione disponibile è quello centrale situato nei pressi dell'ospedale. E' chiaro che da solo non può sopportare la grossa mole di richieste. Gli utenti, tra cui anziani e donne in stato di gravidanza, sono costretti a lunghe file e ad attese che sfiorano anche le quattro ore. Nei giorni scorsi, addirittura, è stato richiesto l'intervento dei carabinieri nella struttura di via Viola. Sono appena tre i dipendenti in servizio che fanno quello che possono. Per evitare ulteriori disagi, la struttura eroga solo una cinquantina di prestazioni dopo di che chiude gli sportelli provocando un accumulo impressionate di richieste che si riversa nei giorni seguenti.
Ma i problemi dei centri cup sono peggiorati all'inizio di dicembre quando alcuni dipendenti, provenienti dalla comunità montana ed in servizio momentaneo all'Asp grazie ad una convenzione, sono ritornati nel loro originario luogo di lavoro. Sicchè le strutture di via Julia, La Mucone, San Giacomo e Acri si sono trovati in difficoltà per il numero esiguo di dipendenti rispetto alle tante richieste. Che la sanità stia attraversando un periodo delicato, è risaputo ma che almeno non si registrino disagi anche nei centri di prenotazione. Comune e Asp sono chiamati ad una pronta soluzione.