Acri. Tutto pronto per la mappatura delle discariche di amianto. Entro la fine del mese, in un apposito convegno, l’Ona, osservatorio nazionale amianto, sezione di Cosenza, presenterà i risultati di una ricerca effettuata sull’intero territorio comunale. Si tratta di uno strumento che sarà utile a cittadini, istituzioni ed organi competenti. Sono circa venti i siti a rischio ed essi saranno localizzati su carta per una facile consultazione. Il merito di questo risultato va certamente all’Ona che sta facendo un ottimo lavoro anche a livello regionale, sensibilizzando cittadini ed istituzioni attraverso anche seminari e convegni. Un ruolo importante lo ha svolto anche il Comune, assessorato all’ambiente, che sta cercando di intraprendere una serie di azioni atte a ridurre il rischio da amianto come l’istituzione di uno sportello informativo. La situazione, al momento, è tutt’altro che serena. Sarebbero una ventina, ma con il rischio di aumentare di giorno in giorno, le discariche abusive di amianto. Una situazione, dunque, preoccupante e che non può rimanere irrisolta. Purtroppo, questo materiale molto diffuso nelle costruzioni di qualche tempo fa, è ancora presente sotto forma di lamiere abbandonate o di manufatti e capannoni inutilizzati. Ciò costituisce un rischio concreto per la salute dei cittadini. C’è ancora molto da fare riguardo lo smaltimento nonostante il Comune abbia messo a disposizione un apposito sportello. Non è difficile, infatti, osservare sull’intero territorio, ma soprattutto in periferia e tra i boschi, materiali in amianto come canne fumarie, grondaie, lastre. La burocrazia, poi, ci mette del suo visto che la Regione Calabria non ha ancora legiferato in materia. Ritardi e inadempienze che fanno soltanto del male all’ambiente ed ai cittadini e un’opera di bonifica sarebbe necessaria prima che non sia troppo tardi. Questa mappatura, ci si augura, possa essere un punto di partenza per affrontare con determinazione il problema.