Acri. Sta per chiudersi una questione annosa, quella della raccolta dei rifiuti solidi urbani con relativa differenziata. Al bando del Comune, difatti, ha partecipato una sola ditta. Ad essa spetterà il compito di garantire il servizio sull'intero territorio comunale. Appena insediata l'amministrazione comunale pensava di portare avanti la raccolta con le risorse umane e finanziarie a propria disposizione tanto che l'assessorato all'ambiente, retto da Salvatore Ferraro, comunicò ai cittadini tempi e modalità del servizio. Nello scorso mese di dicembre, però, la giunta Tenuta fu costretta a fare marcia indietro. Costi eccessivi, ricavi minimi e personale risicato, sicchè ecco pronto il bando per privatizzare il servizio che al Comune costa oltre tremilioni all'anno. L'appalto ha la durata di tre anni per un costo di un milione e seicentomila all'anno e riguarda sia i rifiuti indifferenziati che quelli differenziati. Sarà cura della ditta appaltatrice farsi promotrice anche di alcuni servizi come la campagna di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, l'installazione dei vari bidoni e l'utilizzo del personale. Particolarmente importanti alcuni numeri: dopo sei mesi dall'inizio della raccolta, la ditta dovrà raggiungere almeno il 50% della differenziata mentre dopo il primo anno la percentuale sale a 65. Colpisce il fatto che al bando abbia risposto una sola ditta che potrebbe cominciare il servizio già nel prossimo mese di luglio. Dopo mesi e mesi di grave emergenza, da un po' di tempo la città si presenta pulita ed i cassonetti vengono svuotati con regolarità. Il Comune punta molto sulla privatizzazione per abbattere anche i costi delle bollette attualmente onerose. Nessun problema, infine, per i lavoratori comunali impegnati finora nella raccolta dei rifiuti. Essi, infatti, saranno assorbiti dalla nuova ditta.