Acri. Un uomo del luogo, M.G., 26 anni, disoccupato, è stato colto in flagranza di reato e denunciato dai carabinieri di Acri per aver violato l'articolo 256 bis del codice penale, ovvero combustione illecita dei rifiuti. Sabato sera, attorno alle 23, in via Edison, in pieno centro urbano, a pochi metri dall'area pedonale di piazza Sprovieri, durante un controllo sul territorio, i militari hanno notato un uomo che appiccava del fuoco ad alcuni rifiuti posti sia all'esterno che all'interno dei cassonetti. Alla vista dei carabinieri, il giovane ha tentato di allontanarsi a piedi ma è stato raggiunto dopo pochi metri con ancora in possesso dell'accendino . Ai militari non ha fornito alcuna spiegazione sul perché stesse compiendo quel gesto. Restano da spiegare, quindi, le motivazioni che hanno spinto il piromane ad appiccare le fiamme che, grazie al tempestivo allarme, sono state domate dai vigili del fuoco della locale stazione di distaccamento evitando, così, danni gravi. L'uomo è stato denunciato a piede libero ma in base al decreto dello scorso febbraio, rischia una pena da due a cinque anni. Non è la prima volta che sconsiderati danno alle fiamme rifiuti in un momento in cui la città sta soffrendo l'emergenza in questo settore per la raccolta che procede a singhiozzo. Non tutti sanno che la combustione dei rifiuti provoca il diffondersi della diossina, una sostanza chimica molto pericolosa per la salute. Nei giorni scorsi il sindaco Tenuta, durante un incontro istituzionale, aveva invitato i carabinieri ad un controllo più capillare sul territorio ed in prossimità dei cassonetti dei rifiuti, soprattutto nelle ore notturne, proprio per prevenire eventuali azioni di piromani.