E’ definitiva la condanna del dott. Giacomo Cozzolino per il reato di cui all’art. 595 c.p. (diffamazione) in danno dell’avv. Maurizio Feraudo.
Infatti, la Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione in data 7 giugno ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal dott. Cozzolino contro la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che nel mese di luglio dello scorso anno aveva confermato la sentenza di condanna emessa in data 24/09/2013 dal Tribunale Penale di Cosenza all’esito del giudizio nel quale il Feraudo si era costituito parte civile.
Si chiude, così, dopo oltre 8 anni e 3 gradi di giudizio, la vicenda che ha riguardato un comunicato stampa affidato nel mese di febbraio 2010 dal dott. Giacomo Cozzolino, all’epoca candidato alle primarie del PD per la carica di Sindaco del Comune di Acri, agli organi di stampa, ritenuto dall’avv. Feraudo, all’epoca consigliere regionale, gravemente diffamatorio nei suoi confronti, tanto da indurlo a sporgere la querela da cui è scaturita la vicenda giudiziaria alla quale la Corte di Cassazione ha messo la parola fine.
Il dott. Cozzolino, che oltre ad essere stato condannato in ciascun grado di giudizio al pagamento delle spese legali, è stato anche condannato al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende per l’infondatezza del ricorso proposto in Cassazione, sarà ora chiamato al risarcimento dei danni per come condannato dal Tribunale di Cosenza, per la cui quantificazione l’avv. Feraudo sta già avviando le conseguenti azioni.
Acri, lì 8 giugno 2018