Si sono moltiplicati negli ultimi tempi i contenziosi promossi dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero in riferimento ad appezzamenti di terreno nei confronti di soggetti che da decenni li coltivano e li migliorano a loro cure e spese.
In alcune circostanze, addirittura, oltre che in sede civile, l’Istituto ha agito anche sul penale. E’ il caso, ad esempio, di L.L., 57 anni, di Acri, proprietario di un’azienda agricola in località Serra di Capra, sull’altopiano silano, che ha dovuto subire due procedimenti penali.
La vicenda processuale si è conclusa con una sentenza di assoluzione nei confronti dell’uomo, difeso dall’avv. Luigi Maiorano, emessa dal Tribunale di Cosenza, in composizione monocratica.
In questo caso il giudice ha ritenuto valida la tesi esposta dall’avv. Maiorano, secondo il quale “i terreni oggetto di denuncia erano posseduti illo tempore dall’imputato e ancor prima dai suoi ascendenti e sugli stessi si era ormai venuta a formare una situazione di fatto, per averli sempre utilizzati e preservati”. Nel corso della fase dibattimentale sono stati sentiti anche diversi testimoni. Altri procedimenti similari sono in corso e probabilmente altri se ne apriranno.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 05-10-2018