Acri. La vicenda legata al trasporto scolastico, come era prevedibile, potrebbe avere strascichi giudiziari. E' di ieri la notizia secondo cui il bando relativo al servizio, in scadenza il prossimo ventidue settembre, è stato impugnato da una nota ditta del luogo. Ciò significa che se il Tar deciderà di emanare la sospensiva, la gara non potrà essere aggiudicata. Le buste saranno aperte il prossimo ventiquattro settembre ma c'è il concreto che al Comune non arrivino offerte. Nel frattempo, per come ampiamente raccontato su queste colonne, il servizio è stato affidato ad una ditta privata, la Turano Viaggi di San Demetrio Corone, per un periodo di sessanta giorni, ovvero fino al quindici novembre, per un costo di 36mila euro escluso iva. Ma il rapporto tra la suddetta ditta ed il Comune potrebbe allungarsi se il bando non andrà a buon fine. Restano a casa, invece, una ventina di lavoratori di Acritrasport, la ditta che fino allo scorso mese di giugno garantiva il servizio dietro un corrispettivo di circa 500mila euro. Qualche mese fa i lavoratori hanno ricevuto la lettera di licenziamento e tra essi vi sono anche dodici Lsu ed Lpu che erano stati regolarmente assunti dalla ditta e che oggi si ritrovano senza lavoro. Né con la ditta né più Lsu ed Lpu. Una vera e propria beffa. Da lunedì autisti ed accompagnatori, che non vengono pagati da diciotto mesi, saranno di nuovo davanti al Comune con il sostegno della Cgil che ieri ha incontrato il sindaco Tenuta ed alcuni consiglieri. I sindacalisti sono rimasti sconcertati dalle affermazioni del primo cittadino il quale ha riferito di non sapere nulla della vicenda e che, quindi, "la colpa" delle eventuali irregolarità e disagi sono da addebitare ai rispettivi uffici, quello delle gare e quello scolastico. Quello del trasporto scolastico è un settore che ha creato non pochi guai soprattutto anche alle casse del Comune ed il Pd, nel nome del capogruppo Pino Capalbo, lo ha sottolineato più volte. Acritrasport nasce nel 2003 proprio grazie all'attuale sindaco.
Per dieci anni il servizio è costato anche un milione, da due anni è sceso a 500mila euro a confronto di ricavi che non superavano i 50mila euro. Un disavanzo evidente e grave che è andato avanti per ben undici anni creando un buco enorme. Del resto il Comune non ce la fa con le sole proprie forze a portare avanti il servizio su un territorio vastissimo e con oltre cento frazioni ed ora i disagi potrebbero aumentare.
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