Dopo il caso della RSA 'Villa Torano' secondo il quale sono stati trovati positivi 33 persone, di cui cinque pazienti e ventotto del personale sanitario, il Presidente della Regione Santelli con una Ordinanza ha dichiarato la 'chiusura' del Comune di Torano.
L’ordinanza prevede il divieto di ingresso e uscita dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti e il divieto di accesso fatta eccezione per gli operatori socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, alle forze dell’Ordine.
Possono spostarsi gli esercenti delle attività consentite sul territorio ai sensi del DPCM 10 aprile 2020 e quelle strettamente strumentali alle stesse. Sono sospese le attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. È fatto obbligo a tutte le persone che si spostino o giungano all’interno del territorio comunale per attività consentite e autocertificate, di utilizzare la maschertina o, in alternativa, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca per come fissato nell’ordinanza 9/2020. Inoltre, il dipartimento di prevenzione impartisce urgenti e immediate disposizioni per la gestione dei casi all’interno dell’RSA interessata.
Sono stati effettuati 50 tamponi in totale dopo aver accertato il primo caso nella serata di Lunedi 13 Aprile. A parte la paziente ricoverata nell'ospedale dell'Annunziata gli altri quattro sono asintomatici, come pure i due medici e i due infermieri e gli altri operatori sanitari.
Fino a qui le notizie ora si aspettano ulteriori informazioni sull'evolversi della vicenda. Ufficialmente ad Acri per voce dell'Assesore alla Sanità Le Pera sono stati effettuati solo tamponi a persone che hanno avuto contatti con Villa Torano.
Si ricorda che sono state prorogate fino al 3 maggio le misure di contenimento del contagio adottate nelle scorse settimane in Calabria.
Nella nostra regione, dunque, ci si potrà continuare a spostare da un comune all’altro solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o stato di necessità o per motivi di salute e di assistenza a persone non autonome.
Le persone domiciliate o residenti in Calabria che rientrano da altre regioni o dall’estero, dovranno comunicare la propria presenza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale del proprio territorio compilando il modulo al sito emergenzacovid.regione.calabria.it e dovranno dimostrare che il proprio rientro è giustificato da valide motivazioni.
Tutte le attività ambulatoriali non urgenti restano sospese fino al 26 aprile, così come i ricoveri differibili.
Nei Comuni di: Chiaravalle Centrale (CZ); Bocchigliero (CS); Oriolo (CS); Rogliano (CS); Melito Porto Salvo (RC); Montebello Jonico (RC); Fabrizia (VV); Serra San Bruno (VV) e Cutro (KR) rimangono vigenti il divieto di allontanamento e di accesso tranne che per gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, le forze dell’Ordine.
Possono entrare ed uscire dai comuni indicati gli esercenti delle attività consentite sul territorio ai sensi del DPCM 10 aprile 2020 e quelle strettamente strumentali alle stesse.
Per il Comune di San Lucido (CS) resta vigente l’ordinanza n. 27 del 09 aprile 2020.
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