Acri. La questione tra Comune ed Andromeda finisce in tribunale. Riavvolgiamo il nastro. Il Comune, rispettando le norme in materia, per ampliare i propri servizi on line e per facilitare l’accesso dei cittadini ad essi, nello scorso mese di settembre decide di indire una gara per individuare una nuova ditta. L’aggiudicazione definitiva alla Ditta Dedagroup di Trento, che sostituirà la Ditta Andromeda di Milano, avviene lo scorso quattro gennaio, per un importo complessivo di 55mila euro per tre anni. La vecchia Società, però, comincia a fare ostruzionismo non fornendo, alla società vincitrice del bando, tutti i dati. Ciò ha indotto il Comune a sporgere denuncia penale presso la locale stazione dei Carabinieri e presso la Prefettura per interruzione di pubblico servizio. Con delibera di giunta del primo febbraio, pubblicata sul sito istituzionale del Comune, la giunta comunale, presieduta da Nicola Tenuta, ha dato mandato all’avvocato M.F. per intraprendere un’azione legale nei confronti di Andromeda per riconsegna archivi e risarcimento danni. “da più anni, si legge tra l’altro nella delibera, questo Dente ha proceduto con affidi diretti per la fornitura di prodotti informatici per i servizi demografici, protocollo, personale, tributi e ragioneria, nel 2015, per rimediare a disfunzioni rilevate sui programmi, per ampliare la platea dei servizi da offrire agli utenti, l’Ente ha inteso indire un bando ad evidenza pubblica. All’indomani dell’aggiudicazione, la società Andromeda, disconoscendo la procedura di gara intrapresa ed il codice dei contratti, pretendeva una prosecuzione del rapporto di lavoro anche per il 2016 allegando una relazione dei prodotti offerti contenente anche una clausola di natura vessatoria che prevede, anche un compenso economico per la riconsegna degli archivi. Il Comune, prontamente, procedeva a riscontrare anomala detta richiesta e comunicando ad Andromeda tutti gli obblighi previsti in caso di nuovo fornitore. Tuttavia, la vecchia società continua nel suo atteggiamento ostruzionistico provocando, di fatto, gravi disagi agli uffici comunali ed ai cittadini. Il Comune, comunque, più volte ha trasmesso comunicazioni per trovare un’intesa, anche economica, ma al momento Andromeda non ne ha voluto sapere. Da qui la decisione dell’Ente di intraprendere le vie legali.