Non siamo in presenza di creditori ma di normative non rispettate. Si fa sempre più difficile ed ingarbugliata la vicenda che riguarda la discarica comunale di località Manzi. E non certo per inadempienza degli uffici comunali preposti bensì per leggi regionali così ristrette da mettere in difficoltà qualsiasi comune. E dire che la discarica di località Manzi, di circa 50mila metri cubi, di recente era stata oggetto di ampliamento ed aveva avuto il via libera dalla Regione.
La decadenza del commissario straordinario per l'emergenza dei rifiuti, ha complicato, e non poco, le cose. Sono, difatti, decadute tutte le deroghe effettuate dalla struttura commissariale. Da qualche giorno, quindi, i rifiuti stanno finendo nella discarica di Rossano dopo che erano stati depositati in quella di Pianopoli. Una situazione che a lungo andare potrebbe costare caro alle tasche dei cittadini.
In sostanza per poter nuovamente depositare i rifiuti nel sito di località Manzi, essi dovrebbero essere dapprima "trattati" ed al momento sul territorio non è presente alcun impianto tecnologico che possa effettuare tale operazione. Nessuna documentazione carente, dunque, da parte del comune ma la necessità di realizzare (ma quanto costerebbe?) un impianto che selezioni i rifiuti prima che essi finiscano in discarica.
Insomma una situazione difficile ma ancora lontana da una possibile emergenza.
Mai come in questo momento si deve pensare a qualche soluzione alternativa, in primis alla raccolta differenziata o ad un progetto di riciclo che abbatta la produzione dei rifiuti prima che anche la città silana affronti la questione spazzatura.