Acri. La notizia, che circolava da qualche giorno, viene resa ufficiale nel corso del congresso sezionale dell'Udc ed a darla sono i Trematerra. Gino, segretario regionale del partito nonché europarlamentare, e Michele, assessore regionale. Riguarda il futuro dell'ospedale Beato Angelo, più volte al centro del dibattito politico locale e motivo di scontro tra lo stesso Udc ed il Pd senza esclusioni di colpi, sia in assise che fuori. Sabato sera la conferma dell'indiscrezione: il Beato Angelo diventerà ospedale spoke, un termine utilizzato di recente ed entrato a far parte della nuova terminologia per il riordino delle aziende sanitarie. In sostanza lo spoke (il Beato Angelo farà coppia con quello di Castrovillari, ndr) occupa un posto di rilievo in termini di servizi offerti, di strumenti e di personale, in quanto collocato dopo l'hub, che è quello principale di Cosenza, e con gli altri dello stesso genere che sono Paola-Cetraro e Rossano-Corigliano. Per la città ma soprattutto per alcuni centri della valle del Crati e albanesi, si tratta di un traguardo importante.
A breve sarà riaperto il reparto di chirurgia mentre saranno potenziati e, quindi, migliorati gli altri servizi. In arrivo anche la risonanza magnetica e previsto l'interscambio delle prestazioni e delle risorse umane con lo spoke di Castrovillari. Si chiude, così, una lunga e articolata trattativa che ha visto in primo piano l'impegno degli stessi Trematerra e di Scopelliti, in qualità di commissario alla sanità che sin da quando è iniziato il piano di rientro hanno cercato tutte le soluzioni possibili per tutelare la struttura. Nel corso del congresso Udc, i Trematerra hanno approfittato per togliersi qualche soddisfazione: hanno ricordato le accuse di immobilismo ed incapacità mossegli dal Pd e da alcune associazioni ed hanno rimarcato il fatto che proprio il centro sinistra di Loiero nel 2005 prevedeva il forte ridimensionamento del Beato Angelo.
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