Acri. Con dodici voti a favore, Udc, Pdl e Psi e quattro contrari, il Pd, il consiglio comunale ha dato il via libera affinchè il comune proceda all'acquisto dell'area dell'ex salumificio di contrada Finocchio e di proprietà dell'Arssa. Si tratta di oltre venti mila metri quadrati su cui insistono un fabbricato di mille e settecento metri quadri, circa novecento occupati da altri manufatti, ottomila di piazzale e novemila di area verde. La vendita avverrà a corpo ed attraverso un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti di poco superiore a settecentomila euro. Già nel 2008 l'Arssa aveva pubblicato il bando per la vendita del salumificio ad un prezzo che sfiorava il milione ed attraverso la "trattativa privata." L'amministrazione comunale di quel tempo offrì all'Arssa 450mila euro ed una parte del bosco Gallice ma l'offerta non andò in porto per la desistenza di alcuni consiglieri comunali. Quella di oggi sembra un vero e proprio affare per entrambi gli enti. Per l'Arssa che ha bisogno di liquidità per far quadrare i propri conti e si disfa di un'area oramai dismessa da anni ma che in passato ha dato lavoro a centinaia di operai ed impiegati e nella quale si producevano prodotti apprezzati e noti in tutta la regione. Per il comune che con una somma contenuta acquista un'area di 20mila metri quadrati che, nell'intento degli attuali amministratori, dovrà essere riqualificata e valorizzata magari anche attraverso la ristrutturazione dei fabbricati che potrebbero diventare centro di ritrovo per giovani o anziani.