Mercoledi l'esito del ricorso avverso il dissesto finanziario
Acri. Il consiglio comunale si è riunito per discutere il rendiconto dell'attività amministrava relativa al 2013. Come accade in questi casi, la discussione è stata lunga e animata. Alla fine il punto all'ordine del giorno è stato approvato dalla sola maggioranza. Ha relazionato lo stesso Tenuta, che è anche assessore al bilancio. In un'ora e mezza, Tenuta ha elencato le cose fatte in poco meno di un anno di gestione. La sua relazione si è incentrata soprattutto sulle condizioni economiche dell'ente e non sono mancate frecciate e polemiche. Tenuta, in sostanza, ha accusato gli ex amministratori di aver portato avanti "una gestione allegra che ha portato il Comune al fallimento." Dice il sindaco: "oggi possiamo dirlo con certezza, il debito del Comune ammonta a venti milioni di cui sei sono debiti fuori bilancio cioè senza copertura finanziaria." Duro e diretto Tenuta: "le incongruenze dei bilanci passati, evidentemente falsati, e sottolineate dalla Corte dei Conti, hanno messo il Comune in ginocchio. Questa amministrazione, quindi, si è dovuta limitare ad un'azione di forte rigore, alla razionalizzazione della spesa, all'aumento di tasse, imposte e tributi ed a pochi investimenti. Ciò nonostante chiudiamo il bilancio con un avanzo di 13mila euro e le entrate tributarie sono aumentate di circa due milioni rispetto al 2012, ciò vuol dire che siamo sulla buona strada per il risanamento delle casse. Nel secondo semestre 2013 abbiamo fatto tanto, pur dovendo fare a meno di investimenti a causa anche della continua diminuzione dei trasferimenti statali e regionali ma almeno approviamo un bilancio veritiero a dispetto di quelli degli anni passati completamente inattendibili." Poi conclude: "stiamo operando in una condizione difficile a causa della decisione della Corte dei Conti, pertanto mi auguro che mercoledì prossimo, in occasione dell'udienza, sia accolto il nostro ricorso avverso lo stato di dissesto finanziario."