Ne chiedono la bonifica o addirittura la demolizione. I residenti dei quartieri limitrofi agli edifici Aterp, sono stanchi e amareggiati. La struttura, infatti, da anni è abbandonata e vetusta ed è ricovero per animali, tra cui vipere e topi, e coppiette.
Ma, fanno sapere i residenti, è anche pericolosa visto che spesso cadono pezzi di intonaco e cemento. L’ennesima opera incompiuta che potrebbe provocare danni a cose e persone. I residenti hanno scritto a tutti gli enti tra cui Comune, Asp, Carabinieri, Polizia Municipale e Aterp ma senza ottenere risultati. La struttura non è stata oggetto di pulizia e nemmeno di messa in sicurezza. Eppure, nel 2013, giunta Trematerra, i vertici Aterp avevano promesso i termini dei lavori del fabbricato.
All’epoca, il commissario dell’Aterp, Angelo Gagliardi, annunciò, tra pacche sulle spalle e sorrisi compiacenti, un progetto di riqualificazione dei fabbricati, attraverso un’imminente gara di gara di appalto che avrebbe interessato la sistemazione degli alloggi e la realizzazione di un’area di verde attrezzato.
Durante la riunione si discusse anche degli alloggi, già terminati, di località San Martino e centro storico per la loro assegnazione. Dopo due anni, entrambe le questioni restano aperte e nel frattempo i residenti di via Madre Tersa di Calcutta, San Pio e San Umile, sono costretti a vivere tra immondizia, degrado e situazioni di pericolo anche per la salute.