Inaugurazione di una epigrafe per ricordare il centenario della pubblicazione di
OLD CALABRIA ( 1915-2015) di NORMAN DOUGLAS,
il viaggiatore, scrittore, antropologo che immortalò Acri e la sua gente.
Douglas scrive Old Calabria nel 1915, di ritorno dal suo secondo viaggio nella regione, tra una piccola stanzetta alla periferia di Londra e la mitica sala di lettura del British Museum. Old Calabria non è solo un gran libro di viaggio ma anche un’aggiornata e utile “enciclopedia” sulla realtà calabrese, un eccellente strumento di divulgazione della Calabria. L’elenco delle curiosità e degli interessi dell'autore é impressionante. Tutto quello che l’occhio riesce a scorgere, subito lo riguarda: Douglas non è mai indifferente o distratto.
Lo interessano le chiese, che lo entusiasmano a patto che siano austere e antichissime, i ruderi di monasteri, le celebrazioni liturgiche albanesi, la religiosità e la superstizione. Ma anche la vita profana e civile, i volti della gente comune, le posture di solitari pastori, le scritte sui muri, le ingenue pubblicità paesane, i murales di protesta, il culto della pulizia.
Il controllato lirismo di Douglas si scioglie e prorompe, però, in presenza del paesaggio calabro al punto che quando ci trasporta in Sila e ci fa accampare sotto il pino laricio, noi lettori quasi rabbrividiamo per il brusco passaggio dalla luce all’ombra e dalla canicola al refrigerio. Unanimamente considerata l'opera migliore di Douglas, Old Calabria è stato tradotto in tutte le lingue conosciute dell'epoca.