Ennesimo capitolo dell’infinita storia delle incompatibilità di alcuni consiglieri comunali. Nell’agosto del 2013, proprio a inizio legislatura, furono sollevate eccezioni di incompatibilità per tre membri del nuovo consiglio comunale.
Si trattava di tre esponenti delle opposizioni consiliari: Leonardo Molinari, Vincenzo Arena e Giuseppe Cristofaro. L’assemblea civica dichiarò la loro incompatibilità e solo Molinari decise di rimuoverla dimettendosi dalla carica di consigliere di amministrazione di Fincalabra.
Arena optò per quella di direttore del distretto sanitario Esaro – Pollino e Cristofaro per quelle di presidente e membro del consiglio di amministrazione della fondazione culturale “Vincenzo Padula”. Entrambi tuttavia avevano fatto ricorso alle competenti sedi giudiziarie.
L’ultimo capitolo l’ha scritto la Corte d’Appello di Catanzaro, che ha confermato l’incompatibilità per Giuseppe Cristofaro, confermando, nella sostanza, quanto già stabilito dal Tribunale di Cosenza, dinnanzi al quale il ricorrente chiedeva l’annullamento della delibera del consiglio comunale con la quale veniva votata l’incompatibilità.
La Corte d’Appello ha dichiarato inammissibile il ricorso per decorrenza dei termini.
La vicenda delle incompatibilità nell’estate del 2013, cioè all’indomani delle elezioni che avevano sancito la vittoria del sindaco Nicola Tenuta, tenne banco per diverse settimane e inevitabilmente ebbe una evidente ricaduta in termini di polemica politica.
Apparentemente sembrava essere stata archiviata, nel frattempo, tuttavia, i procedimenti legali innescati hanno fatto il loro corso e di tanto in tanto riaffiora sulle pagine dei giornali.