Acri. Giuseppe Cristofaro (Pd), Leonardo Molinari e Vincenzo Arena (Udc) non sono più consiglieri comunali. E' durata, quindi, meno di un mese la loro esperienza all'interno del civico consesso. La maggioranza, facendo leva sul decreto legislativo n°39 dello scorso aprile, ha votato la decadenza dei tre membri. Al momento del voto l'opposizione ha abbandonato l'aula.
Non è stata certo una bella pagina politica, quella rappresentata dal consiglio comunale di ieri. Uno spettacolo poco decoroso per una città dalla ricche ed importanti tradizioni politiche. E più che applausi e complimenti, il consiglio ha fatto incetta di commenti ironici e risate. I sedici consiglieri erano chiamati a discutere dell'incompatibilità di tre consiglieri di minoranza che, secondo la maggioranza, sono incompatibili con il ruolo di consigliere in virtù del decreto ministeriale n°39 dello scorso otto aprile che impedisce a chi occupa ruoli dirigenziali di ricoprire, contemporaneamente, determinati ruoli istituzionali. Cristofaro è presidente della Fondazione Padula, Arena è a capo di un distretto sanitario mentre Molinari lavora presso la Fincalabra.
Quella di ieri tutta è sembrata tranne che una riunione di un organo istituzionale più importante di una comunità. Acredine, invettive, contraddizioni, gaffe, hanno caratterizzato la lunga assise di ieri. Da una parte la maggioranza, spesso in difficoltà e addirittura su posizioni diverse, che, però, ha voluto applicare in toto le norme nei confronti dei tre presunti incompatibili, dall'altra l'opposizione pronta a difendere i colleghi ed a rivolgersi alla magistratura. E difatti la questione avrà sicuramente strascichi giudiziari. I tre consiglieri decaduti inoltreranno ricorso nel frattempo, però, al loro posto subentreranno i primi dei non eletti delle rispettive liste. Ma per fare questo ci sarà bisogno di un altro consiglio comunale che, probabilmente, si terrà agli inizi di agosto.
Insomma l'avvio della amministrazione targata Tenuta è contrassegnata da decadenze, ricorsi e contro ricorsi nel mentre i problemi, che sono tanti ed anche importanti, restano irrisolti.