Acri. Violazione delle regole, disagi, musica ad alto volume, occupazione abusivo del suolo pubblico. L’estate 2015, nel grosso centro silano, sarà ricordata anche per questi aspetti che, di certo, non forniscono un’immagina positiva della città. Sono sempre più numerosi i locali che, durante le ore notturne, infrangono le regole. Anche quelle più elementari. Di contro vi sono gli organi competenti che poco o nulla possono fare se non intervenire a seguito di proteste dei cittadini. Ed a quanto pare numerose sono le telefonate che, in questo periodo, stanno giungendo alla locale stazione dei carabinieri ed alla polizia municipale. Per andare incontro alle esigenze degli esercenti, alle prese con l’aumento delle tasse e con una crisi dei consumi che non accenna a placarsi, il Comune ha approntato una serie di regole e di costi in relazione all’occupazione del suolo ed alle iniziative. Tutti i locali si sono messi in regola per accogliere residenti e turisti al fine di incrementare le loro casse messe a dura prova da una stagione tutt’altro che positiva. Ad un luglio moscio è seguito un agosto abbastanza movimentato sia per l’aumento di presenze sia per le tante manifestazioni. Non tutto, però sta filando liscio, soprattutto durante le ore notturne quando molti locali non rispettano altre regole ed ordinanze. Sicchè è facile, ad esempio, imbattersi in strade, anche di primaria importanza, chiuse con ogni mezzo ( transenne, sedie, bidoni, cassette di legno) poche ore prima delle manifestazioni, solitamente concerti, senza preavviso e senza che sia stata concessa un’autorizzazione da parte degli uffici preposti. Automobilisti disorientati, indignati e costretti a lunghi giri prima di giungere a destinazione, pedoni in difficoltà per l’occupazione dei marciapiedi. Non mancano i locali che, pur pagando una corposa tassa comunale, hanno inteso “allargarsi” più del dovuto con tavolini, sedie e pedane. Furbi, prepotenti o irrispettosi delle regole? Non pochi i locali, infine, che irradiano musica, di ogni genere, ad alto volume costringendo i residenti a numerose notti insonne ed a continue proteste. Pur essendo in un periodo di ferie, non tutti, infatti, sono in vacanza e tra loro vi è anche gente, soprattutto anziani, che non sopporta il trambusto delle notti d’estate. Insomma, la movida acrese dell’estate 2015, si porta dietro di se una serie di aspetti che nulla hanno a che fare con una città civile. Gli abusi arrivano proprio da chi, solo qualche mese fa, ha inteso protestare contro il caro tasse (ma siamo sicuri che tutti i commercianti siano in regola con i tributi, comunali e non, ed emettono lo scontrino fiscale?) ed oggi, invece, si sta distinguendo per non rispettare le regole del quieto vivere e dell’ordine pubblico mettendo a rischio la propria sicurezza e quella dei cittadini.
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