Acri. L'amministrazione comunale, ci ha provato, ma alla fine la manifestazione, "la notte dei sapori", si è rivelata un autentico flop. Eppure il comune, con ampio anticipo, aveva pubblicato un avviso sul proprio sito istituzionale. "La notte dei sapori", secondo le intenzioni dell'amministrazione, doveva essere finalizzata alla valorizzazione dei settori economici cittadini, alla gastronomia locale, alla promozione della rete distributiva, all'incremento del terziario commerciale. Nulla di tutto ciò. Appena due, infatti, i partecipanti all'evento. Un'associazione di volontariato che ha distribuito caldarroste ed una famiglia che ha preparato cullurielli. L'unico, forse, ad aver fatto "centro" nella due giorni è stata la bancarella del tiro a segno. Piazza Sprovieri, che sarebbe dovuta essere teatro della manifestazione, completamente vuota di partecipanti, cittadini ed amministratori, quest'ultimi, evidentemente, in chiaro imbarazzo, sebbene anche la temperatura mite. Eppure sul territorio numerosi sono i produttori e le aziende agricole che producono olio, vino, latticini, miele, funghi, salumi. Il devastante risultato della due giorni è stato addirittura peggiore di quanto, forse, avevano previsto gli amministratori e, naturalmente, nessuna ricaduta c'è stata né in termini di promozione né di immagine. In molti sostengono, ora, che non aver puntato su una manifestazione radicata e ben organizzata, come Assaporagionando, che ha sempre attratto centinaia di visitatori, sia stato un grave errore. Di certo, si è persa una grossa possibilità per la valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità. A distanza di una settimana, però, il comune non riesce ancora a comprendere i motivi del flop. Boicottaggio da parte dei produttori, organizzazione precaria ed approssimativa o scarsa pubblicità e coinvolgimento? Si attendono delucidazioni da parte degli assessorati alla cultura e attività produttive.