Amarezza ed indignazione. Sono i sentimenti che provano un’intera comunità, comprese le istituzioni, all’indomani della pubblicazione del piano della nuova rete ospedaliera, firmato dal Commissario Massimo Scura. Proprio quest’ultimo, lo scorso primo aprile (ma forse era un Pesci di aprile), aveva rassicurato il sindaco Tenuta, circa il futuro della struttura. Il documento, presentato pochi giorni fa al Tavolo "ex Massicci", ovvero l'organismo ministeriale che vigila sul piano di rientro della sanità calabrese, prevede altro e penalizza fortemente il Beato Angelo. Intanto nella denominazione; da ospedale Spoke, diventerà ospedale di montagna, ciò vuol dire che perderà importanza ed un bel po’ di servizi. Il nuovo piano prevede un presidio con soli 20 posti letto di medicina generale, una chirurgia ridotta che effettua interventi in day surgery, un pronto soccorso dedicato all'emergenza-urgenza.
Non solo; non sono previste strutture semplici, quindi niente primari, non saranno riattivati i reparti di psichiatria ed ostetricia e cosa più grave il laboratorio di analisi potrebbe essere riconvertito in “punto di raccolta”, ovvero dove sarà possibile solo eseguire il prelievo ma non analizzarlo.
Ma che senso avrebbe tenere aperto un ospedale senza un laboratorio? Insomma, un piano nefasto per il Beato Angelo, che la città e le istituzioni non hanno assolutamente intenzione di accettare. Il Pd, che a livello regionale sta facendo sentire la propria voce attraverso i rappresentanti regionali, si è mosso anche a livello locale ed il capogruppo consiliare Pino Capalbo, fa sapere che ha già chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Oliverio.
In quella occasione si dirà che la struttura sanitaria non può subire questi tagli così lineari e gravi per un comprensorio in cui gravitano circa settantamila utenti e già fortemente penalizzato dalla difficile orografia. Nel frattempo, saremmo lieti di conoscere anche il pensiero dell’assessore comunale alla sanità Franco Gencarelli e del presidente della Commissione consiliare alla sanità, Natale Bruno, oltre che degli altri consiglieri di maggioranza.