Acri. Nuove criticità all’ospedale Beato Angelo. Questa volta riguardano il necessario per l’igiene di pazienti e personale. Ieri è stata una giornata difficile. Responsabili della ditta Mister Bruno di Cosenza, che ha in appalto (forse già scaduto) la fornitura di asciugamani e carta igienica, si sono recati presso il presidio ed hanno provveduto a ritirare sia gli uni che l’altra lasciando di stucco pazienti e medici. Secondo indiscrezioni, pare che la ditta non venga pagata dall’Asp da oltre un anno. Evidentemente stanca dalle continue, ma inutili, lettere di sollecito e da promesse, risultate vane, ha deciso di intraprendere un’azione dirompente che, però, penalizza anche chi, come i pazienti, si reca in ospedale per trovare conforto ed assistenza. La decisione della ditta ha lasciato sbigottiti i medici che si sono rivolti alla direzione sanitaria che subito ha chiesto spiegazioni all’Asp. Per il momento, però, fazzoletti di carta hanno sostituito carta igienica e asciugamani in attesa che l’Asp paghi la ditta o che provveda a rinnovare l’appalto. Una vicenda vergognosa e scandalosa soprattutto se si pensa che l’Asp paga poco meno di 100mila euro all’anno di fitti passivi, anche per locali sottoutilizzati, e poi non ha i soldi per le cose urgenti. L’Asp, infatti, è proprietaria di tre sole strutture; l’ospedale, il poliambulatorio e il centro di riabilitazione. Per il resto paga fitti onerosi facilmente consultabili sul sito istituzionale dell’Asp in un apposito link. Per gli uffici di via Gemelli, che dal 1998 ospitano l’urp e l’adi, per un totale di circa 100 metri quadri, l’Asp paga poco più di cinquemila euro all’anno, per i locali di via Giannice, 150 metri quadri, in cui sono allocati gli uffici di protesica e alimenti, dal 1997 l’Asp paga settemila euro annui, per il deposito di farmaci, 100 metri quadri, dal 1984 la spesa è poco più di novemila euro all’anno mentre dal 2010 per il Cup, oltre trecento metri quadri, in via Zanotti Bianco, l’Asp paga 25mila euro. Per il consultorio, il servizio veterinario, la neuropsichiatria e vari uffici amministrativi, 30mila euro all’anno. Infine, per la guardia medica di San Martino, 80 metri quadri, dal 2001 l’Asp paga poco meno di quattro mila euro all’anno. Eppure, in città ci sarebbe tanto spazio per allocare alcuni servizi. Da qualche anno, infatti, l’ospedale Beato Angelo è stato smantellato, nel senso che alcuni reparti sono stati soppressi come ostetricia e ginecologia. Si tratta di ampi e confortevoli locali che potrebbero ospitare tranquillamente uffici e servizi ed, evitare, così spese folli o locali sottoutilizzati.
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