Acri. Sala Falcone piena in ogni ordine di posto per l'ultima uscita pubblica prima del voto dell'Udc ed in particolare del candidato al Senato, Michele Trematerra. Acanto a lui anche Vincenzo Arena, segretario locale, Raffaele De Vincenti, consigliere provinciale, Gino Maiorano, sindaco e naturalmente Gino Trematerra, segretario regionale nonché eurodeputato. Non poteva mancare la questione ospedale, tra i temi trattati nella convention finale. Sia Gino Trematerra, che Michele, nei loro rispettivi interventi hanno fatto riferimento al presidio locale diventato spoke con il decreto n°191 firmato dal commissario Scopelliti. Ma soprattutto hanno stigmatizzato le prese di posizioni di singoli e di alcune forze politiche. Per Gino Trematerra "lo spoke è una realtà e chi la metta in dubbio è in malafede. Nei giorni a venire si intensificheranno sempre più le prestazioni, saranno installate la nuova tac e la risonanza magnetica. Ci sarà maggiore collaborazione con l'ospedale di Castovillari e ciò non potrà che portare benefici." Michele Trematerra decide di chiudere il tour elettorale nella sua Acri dove ad ascoltarlo ci sono anche tanti simpatizzanti Udc provenienti dai centri limitrofi. Stanco ma lucido, il probabile neo senatore dice; "la nostra città è una delle più apprezzate dell'intera Calabria per vivibilità e cortesia, peccato che qualcuno continua a lederne l'immagine. Come regione abbiamo salvato l'ospedale che la precedente giunta voleva chiudere, ci è sembrato giusto garantire il diritto alla salute anche a questo vasto e difficile territorio. Mi pare, però, che alcuni esponenti di partito si contraddicono visto che prima inoltrano ricorsi al Tar ritenendo il decreto spoke illegittimo e nello stesso tempo vengono qui ad Acri ed affermano di voler difendere il nostro ospedale. Delle due l'una, allora." Poi l'aspirante senatore accenna a quanto vorrà fare in caso di elezione; "mi batterò per un'equità sociale, per tutelare giovani e famiglia, per la riforma elettorale, per rilanciare il mezzogiorno e la Calabria, per puntare sul turismo, i beni culturali, l'agricoltura e la tutela del territorio." Ed infine; "l'Italia è ad un bivio, se lunedì non ci sarà un governo stabile, credibile e serio, saranno guai seri per tutti, credo che Monti dia grosse garanzie e fiducia per un'Italia migliore."