Acri. Si contano i danni dopo le nevicate di questi ultimi giorni. Alberi caduti, tetti divelti o collassati, piantagioni danneggiate, aziende agricole in difficoltà, strade groviera. Le criticità maggiori si sono verificate nel centro storico, dove sono crollati alcuni tetti fatiscenti, nella zona sud del centro urbano, ovvero nella popolosa frazione di Serricella e nell’area silana dove insistono una serie di attività agricole. Qui la neve ha raggiunto il metro. Nonostante il tempestivo ed incessante intervento dei mezzi comunali, dell’Anas e della Provincia, i danni sono ugualmente ingenti. In molti casi i mezzi di soccorso hanno dovuto fare marcia indietro perché impossibilitati a raggiungere le zone più colpite. Molte le abitazioni ed i negozi senza luce e senza acqua per diverse ore. Nella serata di ieri ha smesso di nevicare e la situazione sta tornando alla normalità. Non mancano, però, le polemiche e le denunce avanzate soprattutto da chi abita in periferia e da alcuni imprenditori. I danni maggiori si sono registrati in località Croce di Greca e Piano del Barone. Qui sono presenti una serie di attività ricettive e aziende agricole che lamentano il totale abbandono in cui sono stati lasciati per alcuni giorni nonostante le chiamate effettuate agli organi competenti. I danni sono tanti ed in alcuni casi anche gravi. Presso l’azienda agricola Biosila, la luce è mancata per 48 ore impendendo le operazioni di mungitura, si è verificato il parziale crollo del soffitto di una stanza adibita alla preparazione dei formaggi e la strada che collega l’azienda con le vie principali è stata interessata dalla caduta di diversi pini. “Qualcuno dovrà darci delle spiegazioni – ci dicono i titolari, di cui uno è anche rappresentante della Coldiretti regionale – dobbiamo far fronte solo con le nostre forze, il Prefetto è stato già informato e adiremo le vie legali.” Strade principali libere, altre impercorribili; “sono due giorni che manca la luce, che non posso accudire gli animali e non posso raggiungere la mia struttura”, dice Luigi Lorelli, titolare de “la locanda del poeta”. Numerose le telefonate arrivate alla sede Coc del Comune e gli interventi effettuati nella giornata di ieri in cui le scuole sono rimaste chiuse. Gli enti preposti, che devono far fronte all’esiguità di risorse umane e finanziarie e in alcuni casi alla mancanza di coordinamento, hanno riscontrato molte difficoltà in un territorio che si sviluppa su ben 200 chilometri quadrati e che presenta molte zone impervie. Insomma giorni difficili da imputare a; insufficienti risorse umane e finanziarie? Mezzi non idonei al caso? Vastità del territorio? Incompetenza degli organi competenti? Mancanza di coordinamento tra i vari enti preposti? Mancanza di programmazione e prevenzione?
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