Nell'ultima seduta del consiglio comunale, quella che ha discusso il piano di riequilibrio finanziario, il Pd ha votato in modo diverso.
Due consiglieri, Capalbo e Mascitti, si sono astenuti, Fuscaldo ha votato a favore. Ciò ha provocato malcontento tra gli iscritti che hanno commentato la vicenda in modo insoddisfatto. Secondo quanto affermato dalla segreteria in una nota, l'intero Pd aveva deciso la linea dell'astensione in quanto nessuna delle proposte avanzate dai democratici era stata accolta dall'amministrazione.
Fuscaldo, però, (ed avrà tutti i suoi buoni motivi) si è dissociata ed ha votato a favore del documento che ora sarà inviato alla Corte dei Conti per evitare il dissesto finanziario.
Il cronista, ovvero il sottoscritto, si è limitato a scrivere ciò, a raccontare quanto accaduto, senza offendere, commentare o dare giudizi sulle persone.
Dispiace, invece, che il consigliere Fuscaldo, (o chi per lei) persona intelligente e preparata, abbia ritenuto opportuno lanciare invettive ed offendere attraverso un linguaggio non consono né alla sua persona né al suo ruolo istituzionale.
Un linguaggio scurrile, Fuscaldo (o chi per lei), piuttosto che motivare la sua scelta si lascia andare a frasi denigratorie ed inopportune. Siamo certi che le gravi parole scritte dalla Fuscaldo (o da chi per lei) sono frutto di una domenica noiosa, calda e pesante e provocate dallo stress del dopo consiglio.
Le affermazioni della Fuscaldo (o chi per lei) ci sembrano, però, un film già visto e ci fanno andare indietro nel tempo. Dal 2005 al 2010, infatti, alcuni amministratori Pd, ex Ds (ora in pensione) si lasciavano andare, spesso e volentieri, in pubblico ed in privato, a ragionamenti sconnessi e fuori luogo che nulla avevano a che fare con la politica.
La Fuscaldo, purtroppo, ci riporta indietro e ci fa ricordare quelle "uscite" per le quali sono rimasti noti (solo per questo, purtroppo), gli amministratori di quel tempo, ricordati più per i danni provocati che per le cose buone.
Nella stesura dell'articolo del dopo consiglio, che la sig. Fuscaldo giudica addirittura ignobile, non ci sono riferimenti né alla persona nè alla famiglia (rispettabile e onesta) del consigliere, non comprendiamo, quindi, la difesa dell'onorabilità e della dignità che porta avanti la sig.ra Fuscaldo ( o chi per lei), che, invece, si prende il lusso di lanciare attacchi di tipo personale al cronista.
Ognuno di noi ha una storia, ognuno di noi si guarda allo specchio, e riteniamo che la sig.ra Fuscaldo (o chi per lei) sia stata presa dall'ira al momento di cliccare sulla tastiera del pc.
Non vogliamo credere che dietro le parole della sig.ra Fuscaldo ci siano i soliti noti ingenui e dirompenti suggeritori ossessionati dalla mania di persecuzione e nemmeno qualche Santo protettore (vedi San Carlo da Cosenza) che finora gli hanno permesso di raggiungere importanti risultati e traguardi.
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