Duro attacco del Partito Democratico all'amministrazione comunale, che, sull'aliquota dell'addizionale comunale dell'Irpef, avrebbe commesso una leggerezza in grado di produrre una differenza di 150 mila euro.
"I Comuni – scrive il Pd in una nota -, con apposito regolamento, possono stabilire l'aliquota dell'addizionale comunale all'Irpef fino allo 0,8 %. L'efficacia di tale variazione è legata alla comunicazione sul sito www.finanze.it del Ministero Economia e Finanza entro il 20 dicembre dell'anno precedente".
Per il Partito Democratico, "Il Comune di Acri nel novembre 2013 ha deliberato l'innalzamento dell'aliquota dallo 0,7 % allo 0,8%, ma non ha comunicato entro il 20 dicembre 2013 al Mef la variazione, quindi per il Ministero l'aliquota da applicare è lo 0,7% e non lo 0,8%".
Quindi "la previsione di entrata di euro 1 milione 205 mila euro, calcolata su una aliquota dello 0,8% e inserita nel consuntivo 2013, è certamente irrealizzabile, in quanto l'aliquota corretta da applicare è lo 0,7%, che produrrà un gettito di 1 milione 55 mila euro, con una differenza di euro 150 mila euro in meno".
Inoltre "ancorché si applicasse erroneamente l'aliquota dello 0,8%, le casse comunale non avrebbero nessun introito aggiuntivo, in quanto i trasferimenti dello Stato sarebbero basati sul calcolo della percentuale dello 0,7% e i cittadini pagherebbero inutilmente un importo superiore".