L’ennesima esternalizzazione perpetrata dalla maggioranza a sostegno del sindaco Tenuta attraverso l’approvazione del capitolato speciale d’appalto sulla riscossione dei tributi coattivi e volontari, rappresenta solo l’ultimo atto di una scellerata e più ampia strategia di svendita ai privati dei servizi comunali.
Tutto ciò è avvenuto nonostante i nostri rappresentanti in consiglio comunale si siano fermamente opposti e abbiano, così come le opposizioni tutte, riprovato questo disastroso disegno avverso alle esigenze e ai i bisogni dei cittadini acresi. Mai, la voce di questi ultimi, da quando il sindaco Tenuta si è insediato, è stata d’interesse per questa Amministrazione. Mai un serio tentativo di registrarne le volontà e di comprenderne le necessità, seppur molte, siano state le nostre sollecitazioni a riguardo. A partire dall’utilizzo dei referendum cittadini, ma tant’è.
Ad analizzare bene la vicenda, oltre all’ormai caratteristico e, appunto, privatistico modus governandi dell’esecutivo guidato da Nicola Tenuta, destano forti perplessità, in particolare, le premesse che hanno prodotto quest’ultima privatizzazione. Chi fa politica, ancor più chi governa e amministra un ente pubblico, sa che ogni atto deve essere ponderato da un’attenta analisi fattoriale; rischi, prospettive, benefici a medio e lungo termine. Se i calcoli sono corretti le scelte si mostreranno adeguate altrimenti si fallirà. Ebbene proprio questo banale meccanismo appare essere del tutto assente nelle scelte del sindaco e i suoi. Ce lo mostrano i fatti: solo pochi mesi fa, ad Aprile 2016, proprio il settore della riscossione tributi veniva potenziato dal Sindaco in 12 unità. Nulla dunque avrebbe potuto far emergere, dopo così poco tempo, un’esternalizzazione del settore, tanto meno i dati: la percentuale dei tributi riscossi del nostro comune risulta tuttora essere di 4 punti migliore rispetto alla media regionale. E allora, perché provvedere all’ennesima esternalizzazione? Perché porre in essere l’ennesimo provvedimento contraddittorio e senza senso?
A tali domande, non siamo del tutto in grado di rispondere. Cercheremo, nuovamente, di ripercorrere gli eventi e, nello specifico, le vicende che seguitarono ad un’altra privatizzazione, quella dei rifiuti urbani: riprovevole fu, infatti, in quell’occasione, “l’allocazione” o per meglio dire la spartizione tra il Sindaco e i suoi ( alla faccia della meritocrazia e della trasparenza!) del personale poi assunto dalla ditta vincitrice del bando. Cugini, amici, parenti ecc. Cose ormai note ai più.
Ancora una volta dunque, troviamo il sindaco e i suoi impegnati ad utilizzare la gestione della cosa pubblica come pretesto per fare movimentazioni di comodo, spartizioni di posizioni utili, in poche parole affari personali. Siamo purtroppo alle prese con un’Amministrazione scellerata e che , pezzo dopo pezzo, sta letteralmente rinunziando a tutte le sue prerogative di governo della città affidandosi ai privati ( a quelli più vicini però). Noi, come Partito Democratico, vigileremo e denunceremo pubblicamente e soprattutto ci porremo sempre a difesa di quei molti dipendenti comunali che ogni giorno lavorano duramente, spesso in condizioni di difficoltà, a cui questo sindaco sta letteralmente scaricando tutte le sue responsabilità, sacrificandone così competenze e professionalità. Da questo punto di vista, staremo in particolare a vedere come verranno impiegati quei 12 dipendenti comunali che meno di 6 mesi fa erano stati delegati al potenziamento della struttura interna della riscossione.
Ormai è sotto gli occhi di noi cittadini, l'incapacità dei governanti a prendersi delle responsabilità, quindi proponiamo l'esternalizzazione di tutta l'amministrazione.
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