Il Comune di Acri è definitivamente in dissesto finanziario. Poco nulla ormai potranno inventarsi il sindaco e i suoi innanzi alla sonora bocciatura, da parte della Corte dei Conti, del piano di rientro elaborato dalle lungimiranti menti dei nostri amministratori.
Per quanto ci riguarda, rivendichiamo con forza il fatto di non avere MAI avallato gli inadeguati disegni di questa maggioranza e, soprattutto, di non avere mai votato quel piano di rientro palesemente inadatto a sopportare il fardello di una situazione finanziaria disastrosa a cui, nel corso degli anni tutte le amministrazioni hanno contribuito ad alimentare, anche lo stesso Sindaco Tenuta, che ora, con le vesti ripulite cerca di spacciarsi per un novizio della politica.
Caro Sindaco la colpa è soprattutto tua! Ed oggi lo è più che mai dato che se solo avessi avuto l’umiltà di guardare in faccia alla realtà delle cose all’atto del tuo insediamento, a quest’ora il Comune di Acri sarebbe già uscito dalla stagione commissariale. Invece hai deciso non solo di fare “perdere” altri 3 anni alla città, ma bensì di aggravarne la situazione economica attraverso la stipula di altri mutui, attraverso l’aumento della spesa per mezzo di costanti esternalizzazioni e, non ultime, attraverso le molte parcelle che le tasche degli acresi hanno dovuto pagare ai tuoi famosi consulenti i quali, altri meriti non hanno se non quello di aver contribuito a disastrare le casse comunali.
Nonostante però questa drammatica situazione, anziché prendere atto del fallimento dell’azione di governo e di risanamento attraverso le ovvie dimissioni, il sindaco, grazie alla complicità di una delle maggioranze consiliari più impreparate e disinteressate delle sorti della città di sempre, continua con le spartizioni, con le pratiche clientelari interne ed esterne alla sua compagine. Nell’ultimo consiglio comunale infatti la priorità per questi politicanti è stata quella di “posizionare” il consigliere Roselli sullo scranno di presidente del consiglio.
Per tutto il resto, ci sono le tasche degli acresi.