Tutto come nelle previsioni e come da noi anticipato ampiamente. L’assemblea degli iscritti, ad oggi cinquecento, convocata per venerdì scorso, ha indicato in Pino Capalbo il candidato a sindaco per le comunali di giugno.
Con 376 voti a favore, il 70% del totale, gli iscritti hanno premiato la mozione della segreteria a sostegno di Pino Capalbo che, dunque, è stato designato dall’ufficio di presidenza dell’assemblea come candidato ufficiale del partito.
La scelta è avvenuta all’unanimità al termine di una riunione, aperta solo ai tesserati, molto partecipata e che ha visto anche la presenza di ex amministratori come Zanfino, Cristofaro e Cozzolino che hanno animato il dibattito a cui hanno preso parte una numerosissimi iscritti.
Presente anche il segretario provinciale, Luigi Guglielmelli che ha fornito un contributo alla discussione precisando le regole statutarie vigenti, confermando la correttezza del’iter regolamentare attuato dalla sezione di Acri a garanzia della regolarità dei lavori assembleari. Inoltre, ha assicurato il totale appoggio di tutto il partito provinciale e regionale alle scelte, libere ed autonome, del circolo acrese.
Una sola la mozione presentata e discussa, quella a sostegno di Capalbo.
Da oggi, quindi, dopo l’investitura ufficiale, può partire la campagna elettorale del Partito Democratico e di Capalbo mediante un confronto politico-programmatico con le forze del centro sinistra ed altre formazioni e movimenti di espressione del civismo. Capalbo, può vantare ottimi rapporti con i vertici provinciali, regionali e nazionali. La sua, comunque, è stata un’investitura “dal basso”, frutto anche di una forte coerenza politica e di un proficuo impegno che, nei suoi vari ruoli, lo ha visto sempre in prima linea nelle battaglie a favore della città e dei valori e dei principi del partito.
Nel suo intervento conclusivo Capalbo dopo aver ringraziato l’intera assemblea per la fiducia accordata, ha lanciato un appello alla riappacificazione di una città divisa e sull’orlo di una crisi sociale ed economica rilevante e per questo occorre una nuova fase di ricostruzione da condividere con i cittadini tutti.
Pertanto, ha detto, si rende necessaria una “leadership collettiva” con al centro il cittadino ed i suoi bisogni, attraverso l’abbattimento di muri e la costruzione di ponti per far rinascere una città appassita.
Una parte degli iscritti, certamente minoritaria, ha scelto di percorrere un’altra strada e di sostenere la candidatura di Mario Bonacci che, è bene sottolinearlo, non risulta essere iscritto al Pd.
Bonacci, dovrebbe essere sostenuto da tre liste civiche. Proprio per questi motivi, si può dire che il Pd non è spaccato ma che, anzi, ha trovato ampia unità e convergenza sulla figura dell’avv. Pino Capalbo.
Nei prossimi giorni si conosceranno i nomi delle liste e degli partiti e movimenti che sosterranno la sindacatura espressione del Pd.
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