Si terrà mercoledì 22 marzo la prima seduta pubblica di gara per l’affidamento del servizio di riscossione dei tributi comunali. Questo significa che il precedente rinvio era stato male interpretato da chi pensava che l’iter per l’esternalizzazione del servizio avesse subito un brusco stop. Quel rinvio era stato dovuto alla contemporanea assenza di due commissari, inducendo così alla decisione di Armando Covello, responsabile della Centrale Unica di Committenza dei Comuni di Acri e Bisignano. Infatti una simile gara implica la presenza di commissari con “acclarata” esperienza in circostanze di siffatta natura.
In occasione del rinvio, in particolare, era stato il comitato “No esternalizzazione “ a gongolare, dando una lettura “politica” di quella decisione. In realtà, quella di dare in gestione all’esterno il servizio di riscossione dei tributi comunali non può essere una decisione sulla quale si possa tornare nell’immediato. Infatti fu presa con relativa delibera del consiglio comunale e scia di inevitabili polemiche politiche.
L’esternalizzazione fu una scelta voluta dalla maggioranza consiliare che sosteneva, fino allo scorso mese di febbraio, prima dell’inopinata fine anticipata della legislatura, l’esecutivo guidato dall’allora sindaco Nicolta Tenuta. Quella scelta fu motivata con le bassissime percentuali di riscossione, evidenziate anche dalla Corte dei Conti, sia da quella regionale che da quella a Sezioni Riunite di Roma.
A questa misura si erano fermamente opposte le minoranze consiliari, che avevano votato contro. In realtà una parte della riscossione, quella coattiva, era già in capo a Equitalia, ora con la delibera consiliare la si estende a quella volontaria. Per le opposizioni, con questa scelta non si risolve il problema e si incide ancor di più sulle casse comunali, poiché, a detta di chi si è opposto, l’ufficio Tributi del Comune avrebbe potuto tranquillamente gestire e risolvere il problema.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 14-03-2017