Abbiamo vissuto una esperienza intensa che ricorderemo per sempre!
Nel corso della campagna elettorale abbiamo presentato ai cittadini il nostro “Progetto Acri” una visione concreta di quella che potrebbe essere la “rinascita” della nostra cittadina. Ogni giorno abbiamo parlato a centinaia di persone illustrando le nostre idee e ascoltando la voce di ogni cittadino sulle esigenze che la comunità acrese avverte come prioritarie per una ripresa concreta.
In tutte le occasioni abbiamo avvertito l’interesse, la curiosità e l’esigenza da parte dei cittadini, di sentire parlare di cose fattibili, di soluzioni ai problemi che affliggono la nostra comunità, di idee nuove e non di risse ideologiche e di contrapposizioni infinite e inutili.
Le nostre scelte in termini di uomini e di programmi sono andate tutte in questo senso e, anche se il voto non ci ha premiato fino in fondo, il nostro progetto non finisce con la sconfitta.
La sinistra... il centro sinistra... hanno posto le basi per ricostruire ad Acri una esperienza che guardi, soprattutto, ai bisogni del territorio e non ai palazzi del potere. Siamo sereni, nella convinzione che possa esistere una città dinamica, partecipe, sostenibile, trasparente e accogliente, nella visione del nostro progetto e in quanti lo hanno condiviso e sostenuto.
Il solco è stato tracciato e intendiamo percorrerlo anche dai banchi dell’opposizione. I cittadini sanno di avere nel nostro progetto un riferimento chiaro, onesto e, soprattutto, uomini e donne che hanno a cuore il benessere della nostra comunità. Soprattutto i tanti giovani liberi che, con entusiasmo e contributo di idee si sono avvicinati a “Progetto Acri” con la motivazione ferma di portarlo avanti.
Il 25 di giugno ogni persona, che ha visto nel nostro progetto la possibilità di un cambiamento radicale nella politica della nostra città, è libera di agire secondo coscienza.
Mario Bonacci