Pino Capalbo, al 49,3% ed Anna Vigliaturo, al 20,7%. Sono loro che si contenderanno la poltrona di primo cittadino il prossimo 25 giugno.
Non sono previsti apparentamenti, almeno sulla carta, anche perché la composizione del consiglio comunale è già definita per via delle percentuali raggiunte dalla liste.
Se vince Capalbo, potrà contare su 10 consiglieri su sedici altrimenti ne perde appena uno. In caso di vittoria la Vigliaturo, quindi, si troverebbe con i numeri insufficienti per governare.
Da qui, probabilmente, la decisione di prendere una posizione. Lo ha fatto mercoledì sera in piazza Sprovieri, lanciando un appello a tutte le forze politiche, presenti e non in consiglio, a tutti gli elettori, non quelli di Capalbo naturalmente, ma addirittura a Bonacci ed a Feraudo, gli altri due candidati a sindaco, di conseguenza, quindi, anche al nemico acerrimo Tenuta, visto che l’ex sindaco sosteneva Feraudo.
Una strategia elaborata in pochi giorni e che ha, secondo la Vigliaturo, una valida giustificazione. “E’ giunto il momento della riappacificazione politica dopo anni ed anni che hanno portato la nostra comunità indietro nel tempo e che hanno visto rimpallare accuse senza però creare soluzioni ai problemi. Se volete un governo di parte votate Capalbo, se volete un governo super partes, votate me”, aggiunge.
Ed ancora: “chiedo la collaborazione di tutti per un patto per la città, mi farò garante in consiglio di tutte le forze politiche presenti alle quali chiederò di governare assieme.”
Un appello, una sfida, una provocazione? Sarà giusta o sbagliata la strategia? Come reagirà l’elettorato di Capalbo, Feraudo, Bonacci e della stessa Vigliaturo?
Che non si da per vinta: “anche il Crotone era spacciato ma poi è riuscita a ribaltare una situazione compromessa.”
Poi precisa: “sono contenta per essere arrivata al ballottaggio senza aver portato sul palco politici regionali e nazionali, a tal proposito ribadisco la mia autonomia ma nello stesso tempo non rinnego il passato e le persone (il riferimento è ai Trematerra che in questa campagna elettorale sono stati sempre dietro le quinte ma non sono mai saliti sul palco) con cui ho collaborato.”