Lo scorso 13 settembre il Commissario alla sanità, Massimo Scura, ha firmato il Decreto (n°117) per l’attuazione dell’Atto aziendale (n° 858) redatto dall’Asp.
Da quella data devono trascorrere sessanta giorni perché il documento entri in vigore. Entro e non oltre il 13 novembre, quindi, quanto scritto nell’Atto deve essere attuato.
Sarà la volta buona? Di certo, ora, gli organi preposti e la politica non hanno più alibi.
Inizia il conto alla rovescia, quindi, mancano dieci giorni. L’ospedale Beato Angelo è classificato come ospedale di area disagiata e può “appoggiarsi” allo Spoke Rossano-Corigliano, potrà contare su medicina generale, chirurgia generale ridotta per urgenze di bassa e media complessità, anestesia, oculistica, day hospital, day surgery, emodialisi, farmacia, direzione sanitaria con responsabile dipendente dallo Spoke di riferimento, radiologia e laboratorio analisi, pronto soccorso di primo intervento, 118.
Per seguire da vicino la vicenda dell’ospedale, è nato anche un Comitato alla cui guida vi è Pasquale Zanfino, già sindaco della città.
Nei mesi scorsi i promotori hanno messo in atto alcune iniziative molto partecipate e sollevato dubbi sull’Atto che, secondo il loro punto di vista, non rilancerebbe il Beato Angelo.
In attesa che l’Atto entri in vigore, in città sono nate due strutture private; Marrelli Hospital e Biomedical.
Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione ma se il privato riesce a dare risposte veloci, affidabili ed allo stesso costo delle strutture pubbliche e se esso riesce a creare nuovi posti di lavoro, ben vengano questi tipi di servizi.
Nel frattempo sono sette anni, quasi 90 mesi, 2500 giorni che si parla dell’imminente installazione della risonanza magnetica.