Scriviamolo subito; a parte un paio di interventi è stato un consiglio comunale deludente.
Delusione anche da chi in passato ha ricoperto importanti ruoli istituzionali e politici.
Zero proposte e critiche ma solo aneddoti e “fattarelli” che né incidono né interessano. Potevano tranquillamente restare al mare.
Caiaro punta il dito sulla crisi idrica; “il disagio per le famiglie è aumentato in maniera esponenziale anche per quelle zone non servite da Sorical dove l’acqua è mancata per svariati giorni arrecando grandi difficoltà per i soggetti fragili e per gli anziani.
Questa è una cosa inaccettabile per un territorio strapieno di acqua tant’è che i romani lo avevano soprannominato Idrusia. La forte carenza idrica ha creato disagi ed interessato anche le attività commerciali ed addirittura anche l’ospedale che non ha potuto garantire alcune prestazioni. Per il rifacimento dell’ intera rete idrica servono svariati milioni di euro però si dovevano mettere in campo piccoli interventi per mitigare l’emergenza.”
Poi la questione discarica; “un noto professionista acrese in un intervista a Rai 3 ha evidenziato che ad oggi la discarica non è in sicurezza questo è un fatto di una gravità inaudita ed incommensurabile perché se così fosse si potrebbe pregiudicare tutto l’ambiente circostante, tutto l’ecosistema ed in particolare le falde acquifere. Per cui invito l’amministrazione ad attivarsi presso il Ministero della Transazione Ecologica in quanto con la Linea 6 del progetto “Mettiamoci in Riga” sono previsti dei procedimenti di messa in sicurezza ed addirittura anche di bonifica per le discariche.”
Sui centri storici; “chiedo di convocare una commissione ad hoc perché tra le missioni che il Governo si è prefisso, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), vi sono delle misure che sono dedicate ai piccoli borghi o che sono ad essi applicabili.
Vi è una intera componente del piano intitolata “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, a cui sono destinati ben tre miliardi di euro e, tra questi, poco più di un miliardo è dedicato alla “Attrattività dei borghi” e, più precisamente, a un “Piano Nazionale Borghi”, che consiste in “un programma di sostegno allo sviluppo economico/ sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico” per cui sarebbe interessante concepire qualche idea progetto per il nostro centro storico.” Infine le attività produttive; “sarebbero dovute essere un punto essenziale dell’attività politico amministrativa, si registra, invece, un non pervenuto, molti sono in difficoltà di aree Pip manca a parlarne e l’area Gastia è diventata asfittica e non ha più la possibilità di potersi espandere nel frattempo una grossa azienda è stata costretta ad andare via.”
Feraudo ha invitato la giunta a prestare attenzione agli incarichi diretti ed ha auspicato una maggiore diffusione dei lavori del consiglio comunale attraverso il coinvolgimento di più media.
Il sindaco Capalbo ha sottolineato quanto fatto finora soprattutto nel campo delle opere pubbliche; “spesso Acri riceveva la visita di Striscia la notizia per le tante opere incompiute oggi, finalmente, tante strutture sono terminate e fruibili” quindi ha annunciato ancora una volta i finanziamenti e gli immediati interventi per le reti idriche, il dissesto idrogeologico e la depurazione lanciando accuse alle passate amministrazioni che in questi settori hanno fatto poco o nulla."
Il consiglio comunale doveva trattare e approvare gli equilibri di bilancio.
Al momento della pubblicazione del presente scritto la discussione è ancora in atto e, probabilmente, il punto sarà approvato con i soli voti della maggioranza.
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