Vista l’ordinanza n. 1864 del 13 settembre u.s., con la quale il SINDACO ha imposto il divieto di utilizzare l’uso dell’acqua potabile in diversi quartieri del centro cittadino (Cappuccini, Padia, Casalicchio, Logna, San Francesco, Piazza Sprovieri, Viola, Pompio),
nonché nell’intera zona di Là Mucone e considerato che detto divieto è dovuto dalla accertata contaminazione della sorgente della V finestra (presenza di batteri coliformi, enterococchi ed escherichia coli), il consigliere comunale di Alternativa per Acri, Angelo G. Cofone, ritiene doveroso per l’amministrazione in carica fare maggiore chiarezza su taluni aspetti non meglio specificati nel su richiamato provvedimento.
Nello specifico si chiede se il divieto di utilizzo dell’acqua che riguarda solo l’uso a scopo alimentare, come precisato per determinati serbatoi e, quindi, località da questi serviti, possa con sicurezza escludere problematiche nell’uso igienico-sanitario in generale.
Inoltre sarebbe opportuno informare la città, anche indicativamente, fino a quando alla cittadinanza interessata dal divieto sarà inibito l’uso dell’acqua potabile.
Infine, considerata l’ubicazione orografica e geomorfologica della sorgente denominata V finestra, sarebbe bene chiarire come si sia potuta verificare una simile contaminazione (di origine fecale) che, francamente, risulta difficilmente spiegabile per la posizione stessa della sorgente.
Il consigliere comunale di “Alternativa per Acri”
Angelo G. Cofone