VICENDA GIUDICE DI PACE. GIUSEPPE ALTOMARI ALTOMARI....CATILINA
“Quousque tantem abutere, Catilina, patentia nostra?. Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia? Fino a quando, dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza? Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà giro di noi? Fino a che punto si spingerà la tua sfrenata audacia? Così esordiva Marco Tullio Cicerone in una sua famosa orazione.” Inizia così una nota dell’Amministrazione Comunale, in replica a quanto scritto dal dipendente Giuseppe Altomari. “Mai citazione è così appropriata per la vicenda in questione. Ancora una volta il dott. Altomari ribadisce concetti già noti e fatti che nessuno ha mai contestato. Il dott. Altomari, però, dovrebbe precisare anche come mai se c’è un “bando”, ovvero una manifestazione di interesse, che richiede il titolo di studio in giurisprudenza, economia e commercio, scienze politiche o equipollenti, Egli, in possesso, invece, della laurea in servizi sociali partecipa ugualmente? Lo fa per scherzo o perché ritiene il suo diploma di laurea equipollente? Come se ad un bando per ingegneri, partecipasse un avvocato. Ed ancora. Come mai nel ricorso gerarchico (del 4 giugno 2016) ribadisce che la sua laurea è equipollente? Come mai nella segnalazione all’Anac, (ripresa a pag. 3 della delibera 161/2016), Egli sostiene l’equipollenza? Come mai nelle note del 22 marzo 2016, 5 maggio 2016 e 9 maggio 2016, ribadisce ancora una volta l’equipollenza? Il dott. Cofone, per quanto riguarda l’atto che gli riguarda, ha sbagliato ed ha pagato con sanzione disciplinare ma occorre precisare che lo stesso dott. Cofone è l’unico, all’interno del Comune, a possedere i titoli richiesti, quegli stessi requisiti che il dott. Altomari dice di avere per essere destinato a quelle mansioni. La valutazione dell’equipollenza, non l’ha fatta il dott. Cofone e nemmeno l’Anac, che ha dato per scontato quanto dichiarato dal dott. Altomari, ma altri Enti. Tutto il resto è noia.