Acri. Venerdì scorso il consiglio comunale era chiamato a discutere, ed eventualmente approvare, l’avvio della procedura per la stesura di un nuovo piano di rientro. Si badi bene, dunque, nessuna approvazione di un nuovo piano, come erroneamente riportato da qualche cronista disattento e poco informato, ma solo l’inizio del percorso per la redazione di un altro dopo che lo scorso agosto la Corte dei Conti di Catanzaro ha respinto quello redatto nel luglio del 2014. Alla fine il punto all’ordine del giorno, l’unico in programma, è passato grazie ai soli voti dei consiglieri di maggioranza mentre si sono astenuti Capalbo, Mascitti e Fuscaldo del Pd, e Manes, Futuro Acrese, contrari Viteritti e Cavallotti, ex appartenenti alla maggioranza ora all’opposizione con Movimento Acri Democratica. Assenti, al momento del voto, Molinari e Vigliaturo Udc. E’ stato il sindaco Tenuta, che ha anche la delega al bilancio, a relazionare, quindi gli interventi di quasi tutti i consiglieri. Il primo cittadino ha ribadito che la situazione dell’Ente è difficile per via di una gestione poco oculata portata avanti negli anni precedenti ma soprattutto nel 2011. Si è dichiarato, però, ottimista circa il responso del nuovo piano che dovrà essere presentato alla Corte dei Conti di Catanzaro entro novanta giorni dall’approvazione del consiglio comunale, quindi entro e non oltre il 30 dicembre. Ciò, però, potrebbe essere inutile se il Comune dovesse vincere il ricorso presentato avverso la decisione dell’Organo di controllo presso le Sezioni Riunite di Roma. In caso di accoglimento del ricorso, difatti, il nuovo piano non avrebbe senso. Il Comune è assistito dall’avvocato Giancluca Callipo e l’udienza dovrebbe tenersi nei primi giorni di novembre. Tenuta, durante il suo intervento ha anche ribadito che al momento non vi sono debiti fuori bilancio , che i pagamenti ai fornitori avvengono regolarmente, che non si è attinto al Fondo di rotazione, che le entrate tributarie sfiorano il 51%, che la spesa corrente è diminuita e che non è presente disavanzo. Tutti aspetti che, secondo il Comune, la Corte dei Conti di Catanzaro non ha tenuto in debita considerazione. Da qui l’ottimismo in vista del ricorso. L’attuale situazione è frutto della decisione dell’esecutivo Tenuta che nel dicembre 2013 decide di dichiarare, dopo l’imposizione della Corte dei Conti, il dissesto finanziario dell’Ente. Il Comune, però, fa ricorso e nell’aprile del 2014 viene accolto. Nel luglio dello stesso anno, la Fondazione Trasparenza, incaricata dal Comune, redige il Piano di rientro bocciato nello scorso mese di agosto e lo scorso sei settembre la Corte dei Conti di Catanzaro ha inviato al Comune le motivazioni basate soprattutto sulla errata contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità e sulla mancata riscossione dei tributi.
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