La Lega di Salvini prende consensi anche nella cittadina silana. Non tanti, per la verità, il 3%, ovvero circa trecento voti, di certo un discreto bottino pur non essendo strutturata.

Il voto di domenica scorsa nel centro presilano ha consegnato numerosi spunti di riflessione politica.
I fasti elettorali del centrosinistra di poco meno di un anno fa, con la riconquista di Palazzo Gencarelli, impallidiscono al cospetto dei numeri delle Politiche di qualche giorno fa.

Le dimensioni del trionfo del Movimento Cinque Stelle ad Acri vanno ben oltre il trend nazionale e regionale. A queste latitudini i grillini sfiorano il 60% alla Camera(59,89%), lo superano al Senato(63,29%).

Lunedì è stato il primo giorno nel quale si è respirato l’aria del grande Cambiamento che in tanti, in migliaia hanno manifestato di desiderare e di voler attuare, con il loro voto nelle urne.

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La Corte d'Appello di Catanzaro ha nominato i Presidenti di Seggio per le Elezioni Politiche 4 Marzo 2018. L'elenco che segue è aggiornato al 2 Marzo, alcuni Presidenti designati sono stati sostituiti - sempre dalla Corte d'Appello - circa 6 finora, per indisponibilità degli stessi con tanto di rinuncia. Da oggi 3 Marzo i Presidenti che rinunceranno sarranno nominati dal Sindaco Pino Capalbo.

Finalmente ad Acri si parla anche di Cultura e a farlo sono stati i candidati del M5S, nell’incontro organizzato dal Meetup “Acri in Movimento”, tenutosi al Cineteatro di Acri.

La commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali del Ministero dell’Interno ha approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato del Comune di Acri.

Gli attivisti del Meetup “Acri in Movimento” danno l’opportunità ai cittadini di conoscere i candidati del M5S di Camera e Senato, nei collegio uninominale e plurinominale.

La politica non può più essere l'inganno dei vecchi partiti o di imbonitori che si spacciano da leader, come ad esempio chi toglie diritti ai lavoratori, promette bonus come mance elettorali, oppure finge di aumentare le buste paga di 80 euro, a milioni di lavoratori, per sottrarglieli appena dopo.