Terremoto in casa Acri. Dopo gli addii nei giorni scorsi del portiere Marchese e del difensore centrale M. Carbonaro, è arrivata anche la notizia, tanto temuta dal pubblico rossonero, della separazione dalla squadra di altri importanti giocatori: Andrea Marano, Aniello Parisi e Christian Scarlato. I rumors circolavano nell'aria già da qualche giorno ma nel pomeriggio è arrivata l'ufficializzazione da parte degli stessi giocatori. Le concause alla base del divorzio probabilmente sono diverse ma alla base c'è il mancato rispetto da parte della società degli accordi economici (e quindi il mancato pagamento di alcune mensilità, ndr). Fra i tre è l'ex capitano del Cosenza Aniello Parisi a spiegare per primo ad 8@30 le motivazioni della sua decisione:
"Mi dispiace lasciare la squadra, gli amici. Non mi sarei mai aspettato di dover rinunciare di giocare la parte restante di un campionato, è la prima volta che mi capita. Ma sono stato costretto: la società ci ha detto che non può sostenere più gli stipendi da qui alla fine".
Deluso dalla dirigenza?
"Si, capisco le difficoltà economiche che ci sono in giro e ancor più nel calcio ma bisogna costruire la squadra in base alla propria forza economica e non su promesse".
Ora che è finita la tua esperienza ad Acri come e dove ti immagini da qui a pochi mesi?
"Avevo già deciso di chiudere col calcio giocato a fine anno e di cominciare ad allenare ma avrei preferito portare a termine la stagione. Ci tenevo a chiudere la carriera ad Acri".
Per finire, il tuo pensiero e un saluto per Acri e per i tifosi?
"I tifosi e altre persone in particolare sono la forza dell' Acri e sui quali poter costruire il futuro di questa società. Ad Acri ho conosciuto persone speciali come Zio Tonino, mister Pascuzzo, Sposato, Granozio, Giuseppe Minisci: conoscenze queste che mi hanno arricchito".
Fonte: Ottoetrenta.it