Acri. La collina di San Cataldo, ritorna alla ribalta dopo essere stata oggetto dell'abbandono selvaggio dei rifiuti che ha determinato parte degli 8 mila euro di multe.
Domenica mattina 28 Maggio 2017 per come preannunciato è stata oggetto di bonifica ambientale. Con orgoglio la cittadinanza attiva, le associazioni e i volontari hanno dimostrato che un'altra Acri c'è!
Una Acri rispettosa dell'ambiente, che nel primo anno di raccolta differenziata ha raggiunto il ragguardevole traguardo del 63%, pronta ad impegnarsi per ridare dignità ai luoghi divenuti discariche di spazzatura.
Cosi il circolo locale di Legambiente con i suoi soci si è data appuntamento con cittadini e altri volontari di associazioni come la Dafne a San Cataldo per dare vita all'iniziativa denominata "Esperienza collettiva sullo stato delle persone e delle cose" con lo scopo di bonificare i luoghi. Con sorpresa il quantitativo di rifiuti raccolto è stato impressionante tanto da creare una vera e propria montagna.
Sono stati rinvenuti, pezzi di servizi igienici, parti di lapidi, materiale di scarto edile, pneumatici, vestiti e tanto altro. Nei dintorni è stata scoperta anche una discarica di amianto altamente nociva e pericolosa per la salute, che verrà denunciata agli organi competenti per la bonifica.
Legambiente spiega che attraverso queste giornate di pulizia partecipata, ha la speranza di essere un pungolo per le istituzioni e nello stesso tempo per i cittadini per i quali auspica una partecipazione ancora più massiccia.
Non è la prima né l’ultima giornata di pulizia che il circolo di Legambiente Acri intraprende, infatti è dei giorni scorsi un’altra iniziativa che si è svolta nel cortile della scuola dell’infanzia di Pastrengo dove è stato ripulito il cortile della scuola rendendo lo stesso accessibile e sicuro per i bambini e per le maestre che possono portare gli alunni in tutta sicurezza a godere del clima mite della stagione.
Infine lanciano un invito alla futura amministrazione ad avere un’attenzione in più verso il territorio e di trovare soluzioni valide al problema dell’abbandono sconsiderato di rifiuti. Le loro speranze sono riposte anche nelle coscienze dei cittadini che possono e devono denunciare questi scempi.
Secondo le indagini l'Istat meno della metà della popolazione italiana ha dichiarato di interessarsi "molto" (8,8%) o "abbastanza" (36%) alle tematiche ambientali con un interesse crescente di solo 8 punti rispetto al 1998. Si è attenuata dopo tanti anni anche la percezione da parte dei cittadini del rischio ambientale a livello locale forse perché probabilmente, non se ne parla ancora abbastanza oppure non è stato fatto abbastanza per coinvolgere i cittadini sui problemi e sui rischi collegati all'ambiente.
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