E’ appena uscito il libro “Gli emigrati acresi nelle Americhe e la Grande guerra”, di Giuseppe Scaramuzzo edito da “L’eco dello Jonio”.
Il libro, come si apprende dalla quarta di copertina, ricostruisce la storia dell’emigrazione acrese tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. In particolare, quella dei circa 1300 giovani chiamati alle armi nella prima Guerra Mondiale.
La prima parte del libro ricostruisce lo stato di drammatica miseria in cui versava a quel tempo la maggioranza della popolazione acrese, che spingerà braccianti, contadini e artigiani a intraprendere la via dell’emigrazione.
La seconda analizza il comportamento degli emigrati nei confronti della chiamata alle armi. La maggior parte di loro, che aveva trovato lavoro e aveva formato una famiglia, decisa di non tornare. Un migliaio vennero dichiarati disertori, 270 scelsero di rientrare e di presentarsi al Distretto militare di Cosenza.
Giuseppe Scaramuzzo, dopo una vita da insegnante, è alla quarta pubblicazione. Ha inoltre avuto esperienze politiche e amministrative, come consigliere e assessore comunali e consigliere provinciale. E’ anche presidente del museo del Risorgimento “Giovan Battista Falcone” e si dedica a tempo pieno alla ricerca nell’ambito della storia locale.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 03-01-2019