La lista degli scrutatori per le prossime elezioni politiche del 4 marzo, rese note dalla casa Comunale, dopo tutte le buone intenzioni dei giorni scorsi, è risultata per alcuni casi scandalosa…
Diciamolo subito l’opposizione si era fatta paladina di perorare la causa dell’estrazione degli aspiranti scrutatori, il Sindaco giustamente, sollecitato anche dal Movimento Cinque Stelle, con lo spirito di rendere giustizia sociale promuove e va oltre aggiungendo anche il criterio della disoccupazione e dei limiti di età dai 18 ai 40 anni. Insomma, che non vadano sempre gli stessi, magari benestanti, ma che una volta tanto si dia la possibilità a chi ne ha più bisogno.
Ma siamo in Italia e la burocrazia batte il migliore dei propositi.
Il limite dell’età in Commissione elettorale non passa, perché i tempi sono molto tristi e si può trovare un padre di famiglia con due o tre figli a carico disoccupato che forse sarebbe il caso di aiutare e non da affossare per la sua età.
Va bene, procediamo, si estraggono 140 scrutatori effettivi e molti altri di riserva. L’elenco viene mandato all’Ufficio provinciale del lavoro per la verifica della condizione di disoccupazione.
Tutto sembra filare liscio fino a quando questa mattina con sorpresa i cittadini trovano nell’elenco degli scrutatori persone che sono impiegate a scuola, rinomati commercianti di abbigliamento, di articoli da regalo, un ristoratore, un bravo parrucchiere e pare anche un LSU/LPU!
Ma come è possibile?
Diciamo subito che gli interessati non c’entrano nulla, sono vittime del sistema contorto che viviamo in Italia e forse non sono nemmeno interessati a prendere il posto di un disoccupato.
Però succede. Forse perché se un cittadino che apre una attività e guadagna, per l’Ufficio del Lavoro che non incrocia i dati con la Camera di Commercio - e mi domando il perché? - risulta ancora disoccupato.
A questo punto la domanda sorge spontanea: ma chi è al Comune cosa fa? La commissione elettorale dorme?
Se mi arriva un nominativo di un noto commerciante in città nell’elenco dei disoccupati per essere nominato scrutatore, che faccio lo considero disoccupato alla faccia di chi non ha i soldi per pagarsi le medicine o comprare il latte per i figli? Oppure intervengo in qualsiasi modo lecito?
La responsabilità politica e sociale non si può esimere da quanto accaduto.
I fatti di oggi dimostrano che i buoni propositi non servono a nulla quando non si lavora con coscienza nel vero interesse dei cittadini, ma si seguono solo le apparenze burocratiche che pestano la società e non si corre ai ripari.
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