Acri. "Chi contesta la data delle primarie va contro la decisione di un direttivo democraticamente eletto nel corso di un congresso e, quindi, non rispetta le regole." In attesa di un faccia a faccia, i due candidati alle primarie locali, fissate al sedici dicembre, Pino Capalbo e Giuseppe Cristofaro, si punzecchiano a distanza. Aggiunge Capalbo: "le primarie devono essere fatte entro la metà di dicembre in modo che ci sia tutto il tempo per individuare alleanze e liste, differirle sarebbe deleterio per il candidato vincente e per il partito. Si recupererebbero gli elettori fuori sede ma si creerebbero molti problemi ad altre categorie come i commercianti. Chi cerca di delegittimare le primarie allora è meglio che non vi partecipa e che pensa di poter rappresentare un certo settore della società, ovvero studenti e mondo culturale in genere, sbaglia di grosso." Poi puntualizza: "chi perde deve mettersi a servizio del partito e non giammai del vincitore come ha fatto il sottoscritto nel 2010." Ed aggiunge: "mi sono candidato perché ho notato che esiste un urlo di una generazione che vuole voltare pagina, elettori che chiedono cambiamento e di scrivere pagine nuove ma non certamente rottamazione ecco perché chi vince non deve avere la presunzione di andare nel partito e fare epurazione." Infine sulle alleanze: "considerato che alcune forze, Sel su tutte, sono in via di organizzazione, non si potevano fare le primarie di coalizione ma di certo chi vincerà dovrà mettere attorno allo stesso tavolo l'intero centro sinistra."