“L’ospedale Beato Angelo è dignitoso ed il piano sanitario, riguardo le sue funzioni, deve essere rivisto.” Così il Commissario alla sanità, Massimo Scura, al termine di una visita, inaspettata ma gradita, effettuata all’interno del nosocomio nel tardo pomeriggio di ieri.
Trovandosi nella sua Vaccarizzo Albanese, per il week end, Scura ha fatto un salto nella vicina Acri, dove, dal 1979 è presente il Beato Angelo che, secondo il nuovo piano sanitario, dovrebbe essere ancora ridimensionato. Scura ha visitato in lungo ed in largo la struttura, comprese le sale operatorie ed il laboratorio di analisi. Ha dialogato con gli operatori che gli hanno esposto tutte le criticità presenti e quelle future ove mai il piano andasse in porto.
Scura era accompagnato dal sindaco Tenuta, dagli assessori Ferraro e Gencarelli e dal presidente del consiglio, Fabbricatore. Presenti anche i consiglieri comunali Capalbo, Fuscaldo e Molinari. Alla fine conferme e promesse, da parte del neo Commissario che spiega il perché di un decreto firmato in fretta e furia; “se non lo avessi fatto ci avrebbero criticato e avremmo perso tempo e fondi ma sapevamo che era un documento da rivedere con calma tenendo conto di tutte le esigenze dei territori.”
Quindi le considerazioni sulla struttura; “il Beato Angelo – ha detto – sarà ospedale di montagna e dovrà essere considerato come un ospedale di un’isola e, quindi, essere messo in condizione per poter dare le risposte che merita una struttura del genere. Sono a conoscenza delle difficoltà legate alla posizione orografica ed alle distanze con altri presidi, due aspetti di cui bisogna tenere conto.”
Poi le promesse; “non vi è dubbio che il Beato Angelo dovrà essere rivisto in tutte le sue funzioni, già da lunedì mi metterò al lavoro per affrontare gli aspetti che sono stati messi in risalto dal sindaco Tenuta e dalle altre forze politiche, ad iniziare dal laboratorio di analisi che non può certo diventare centro di raccolta e dal pronto soccorso che non ha motivo di esistere senza una camera calda.”
Infine le certezze; “la chirurgia sarà attiva solo per interventi programmati, la ginecologia potrebbe essere potenziata mentre per ostetricia c’è un decreto dell’organizzazione mondiale della sanità che tiene conto del numero dei parti all’anno.”
Scura, insomma, si è impegnato perché il Beato Angelo mantenga le sue funzioni, un’intenzione manifestata anche al consigliere Pino Capalbo a cui ha riferito di aver concordato ciò anche con il presidente della giunta regionale, Oliverio.
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