Acri. Statale 660 Acri-Cosenza ed ammodernamento statale 177 Sila-Sila, due opere strategiche che serviranno a far uscire dall’isolamento la cittadina silana. Per il loro completamento giungono buone notizie dalla Regione, anticipate, qualche giorno fa, dal capogruppo del Pd al consiglio comunale e provinciale, Pino Capalbo e confermate da Giuseppe Aieta, consigliere regionale nonché presidente della commissione bilancio, ieri mattina in città per partecipare ad un convegno sull’amianto. Aieta e Capalbo sono apparsi raggianti e con carte alla mano hanno confermato le indiscrezioni dei giorni scorsi. Per completare i lavori della statale 660 e della Sila-Sibari, la Regione ha previsto una finanziamento di circa otto milioni. Due e mezzo per la prima opera, il resto per la seconda. I lavori della prima, cominciati nel 2007 e per i quali sono stati stanziati circa 30 milioni, consistono nella realizzazione di una galleria di ottocento metri e di un viadotto al fine di bypassare la frana di Serra di Buda, alle porte della città, vera e propria spada di Damocle. I lavori, però, sono fermi da oltre un anno per un contenzioso tra l’Ente appaltatore, la Provincia, e la ditta. Cittadini ed istituzioni chiedono che essi siano ripresi al più presto per evitare l’isolamento della città in caso la frana si riattivi come accaduto nel 1999, quando l’Anas fu costretta a chiudere al traffico il tracciato per quaranta giorni. Gli interventi della Sila-Sibari, invece, sono molto più corposi, trattandosi di un progetto di grossa portata che ha l’obiettivo di unire in modo più veloce la Sila con la piana di Sibari. Qui i lavori procedono speditamente ma interessano ancora il primo lotto che interessa il territorio compreso tra San Demetrio Corone ed Acri. I nuovi fondi messi a disposizione provengono dal Cipe e sono stati intercettati dalla Regione grazie alla rimodulazione degli interventi più urgenti da effettuare. Soddisfazione è stata espressa dal circolo locale del Pd ed in particolare da Capalbo ed Aieta; “quello che la precedente giunta non ha fatto in cinque anni, è riuscito a farlo il presidente Oliverio in pochi mesi assicurando un sostanzioso finanziamento per due importanti opere che servono non solo alla città ma all’intero comprensorio. Da troppo tempo Acri ed i centri limitrofi soffrono di una viabilità precaria ed a tratti insicura che impedisce lo sviluppo socio ed economico di queste zone già di per sé penalizzate dalla posizione orografica. Siamo, quindi, consapevoli che sia i lavori della statale 660 che della Sila-Sibari debbano subire un’accelerazione per garantire collegamenti più sicuri e veloci verso la rete autostradale, il capoluogo ed il mare. Ringraziamo il presidente Oliverio, che mostra sempre attenzione verso quest’area, che è riuscito a sbloccare una grossa quantità di fondi europei da destinare anche alle zone più sofferenti ed alle opere incomplete.”
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