Il consiglio comunale, dopo l’ennesima seduta fiume, ha approvato sia le variazioni di bilancio che lo stato di attuazione dei programmi e la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
E’ una sorta di tagliando che si fa, circa a metà del percorso, in riferimento agli assunti del preventivo. Dopo le relazioni del sindaco e degli assessori, alla discussione, trattandosi di temi afferenti all’intera attività amministrativa, hanno partecipato quasi tutti i consiglieri.
Scontato il copione, con le opposizioni che hanno attaccato a testa bassa e la maggioranza pronta a fare quadrato intorno all’attività dell’esecutivo municipale guidato dal sindaco Nicola Tenuta.
Lo spettro del dissesto, materializzatosi all’indomani della bocciatura, da parte della Corte dei Conti, del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, o predissesto, ha sorvolato sulla riunione per tutta la durata.
Non si è potuto entrare pienamente nel merito perché la Magistratura contabile non ha ancora fornito le motivazioni ufficiali della sua decisione, ma il riferimento all’esito della vicenda è stato costante.
Il sindaco Tenuta ha ribadito la sua convinzione che il piano presentato e bocciato sia un’ampia garanzia circa la volontà dell’ente di risanare in maniera strutturale una situazione finanziaria al momento fortemente deficitaria e per questo è già stato dato mandato a un legale per il ricorso davanti alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti di Roma.
Altri temi che hanno fatto capolino nel confronto in aula sono stati la situazione dell’ospedale civile “Beato Angelo”, il taglio dei platani su Via Raffaele Capalbo e la bassa percentuale della riscossione dei tributi comunali. Nel corso della seduta vi sono stati momenti di tensione tra il consigliere di maggioranza Natale Bruno e quello di opposizione, del Pd, Pino Capalbo, con il presidente Cosimo Fabbricatore costretto a intervenire disponendo una salomonica sospensione per una provvidenziale pausa caffè, dopo aver tolto la parola a Bruno.
Su questo passaggio, ieri, con una nota, è intervenuto il Pd. “Noi – vi si legge – condanniamo questo becero modo di fare politica e, dato che il consiglio comunale è il massimo organo istituzionale del Comune, rappresentativo della collettività locale, in quanto eletto direttamente dal popolo, auspichiamo che in futuro i nostri concittadini siano rappresentati da politici che si occupano esclusivamente dei problemi della collettività”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 29-07-2016
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