Continua a riservare sorprese il bando di gara per l’adamento dei lavori relativi alla rete fognante del territorio comunale. Si tratta, nello specifico, della concessione, mediante project
financing, della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, nonché l’esecuzione dei lavori di adeguamento e costruzione degli impianti di depurazione e rete fognante di Acri e successiva gestione funzionale ed economica. Con sentenza dello scorso 12 giugno, infatti, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Sposato Costruzioni, cancellando in pratica quella del Tar Calabria dello scorso anno.
In pratica, ora la relativa commissione dovrà riprendere in mano la questione e valutare nel merito tecnico ed economico l’offerta a suo tempo presentata dalla Sposato Costruzioni.
In tutto si tratta di un lavoro di 15 milioni di euro, oltre undici dei quali derivano da finanziamenti regionali, il resto da privati.
La vicenda è stata accompagnata da aspetti spinosi fin dall’inizio. Già dalla formazione della commissione non mancarono, solo per fare un esempio, i contrasti tra l’amministrazione comunale e l’ufficio Gare e Appalti del Comune. Il nodo del contendere verteva sulle modalità di formazione dell’organismo. Tanto che, a un certo punto, la questione passò in mano al Rup (Responsabile Unico di Procedimento), con l’ufficio Gare e Appalti che uscì di scena ancor prima di formare la commissione.
Alla gara parteciparono tre ditte, tutte escluse per questioni formali, e i lavori non vennero assegnati. Da qui la vicenda si è spostata nelle aule di Tribunale. Tutte hanno presentato infatti ricorso al Tar, che ha dato loro torto. In questa fase, schierandosi per la loro inammissibilità, si è costituito anche il Comune di Acri. La pronuncia tuttavia non ha scoraggiato le tre ditte, che si sono rivolte al Consiglio di Stato.
Con la sentenza di lunedì scorso, quest’ultimo ha accolto il ricorso presentato dalla Sposato Costruzioni e ha respinto gli altri due. La gara relativa al project financing aveva suscitato molte polemiche politiche, soprattutto in considerazione della possibilità, evocata da più parti, che si potessero perdere i finanziamenti regionali.
I ritardi avevano indotto proprio la Regione ad applicare delle sanzioni a carico del Comune di Acri. Ora una nuova pagina l’ha scritta il Consiglio di Stato, con una sentenza che dovrà trovare immediata applicazione, con la speranza che finalmente questi lavori vangano affidati e si possa regolarmente procedere alla realizzazione di una nuova rete fognante.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 14-06-2017
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