Il consiglio comunale che ha esternalizzato il servizio di raccolta differenziata porta a porta si è caratterizzato anche per altri aspetti, che, se confermati, aprirebbero nuovi fronti di preoccupazione per la comunità acrese.
Non c'è infatti solo il problema dei cumuli di rifiuti, la cui gravità cresce con le temperature estive, a far da sfondo al decoro, si fa per dire, urbano, ma è anche il futuro dell'ospedale a non far dormire sonni tranquilli a queste latitudini.
E' stato, in sede di dichiarazione di voto sulla differenziata, quindi in piena zona Cesarini, il capogruppo del Partito Democratico, Pino Capalbo, a lanciare l'allarme.
La seduta aveva abbondantemente superato la mezzanotte quando Capalbo, pur non essendo quello il tema della discussione, a chiedere all'assessore al ramo se avesse notizie sul futuro dell'ospedale civile "Beato Angelo".
Quelle in possesso del consigliere del Pd non sono infatti incoraggianti e vorrebbero una riconversione del nosocomio cittadino in "Ospedale di montagna", con tutte le conseguenze in termini di prestazioni da erogare che questo comporterebbe.
Intendiamoci, di ufficiale non c'è nulla, ma certe voci circolano con insistenza, anche in ambienti istituzionali.
Maggioranza e giunta sono trasaliti, ribattendo che non avevano notizie in questa direzione, ma che, se fossero fondate, addosserebbero responsabilità all'Udc, che "ha un esponente in giunta e che ha rassicurato ripetutamente negli ultimi anni sulle sorti dell'ospedale".
Leonardo Molinari, esponente in consiglio di una lista satellite dell'Udc, ha reagito ricordando che al momento l'unico atto ufficiale è il decreto del presidente Giuseppe Scopelliti sulla creazione dello Spoke Acri – Castrovillari, tutto il resto sono solo parole.
A conferire dignità alle inquietudini della comunità acrese c'è la mancata applicazione di questo decreto. Infatti, nella realtà quello di Acri, per servizi e prestazioni che al momento è in grado di erogare non può assurgere alla condizione di Ospedale Spoke.
La sortita del consigliere Capalbo e le reazioni della maggioranza, sindaco in testa, hanno certamente avuto l'effetto di riaccendere immediatamente i riflettori sul "Beato Angelo", dopo proclami e rassicurazioni accompagnati da scetticismo e polemiche politiche.
Accanto alla questione rifiuti, nelle prossime settimane sarà questo infatti uno dei temi al centro del dibattito politico in città.
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