ACRI. La vicenda che coinvolge gli autisti della ditta di trasporti Zanfini, si arricchisce di nuovi particolari che non rappresentano, di certo, delle buone notizie. Dopo le proteste per il mancato pagamento di sei mensilità, nei giorni scorsi, è stata avviata la procedura di mobilità per alcuni autisti ( il sindacato parla di lettere di licenziamento ma l’azienda smentisce categoricamente.) La riorganizzazione regionale e comunale delle linee di trasporto pubblico, ha visto il ridimensionamento dei chilometri in forza alla Zanfini che oggi, quindi, si vede costretta a rivedere il piano personale. La Filt Cgil provinciale scrive al Prefetto, alla Regione ed al sindaco di Acri. “I lavoratori della azienda Zanfini – si legge in una nota a firma del segretario Giovanni Angotti - si sono autoconvocati in assemblea permanente dopo che hanno ricevuto notizia della mobilità e dopo che non hanno ancora riscosso gli stipendi di luglio, settembre, ottobre, novembre, dicembre e tredicesima del 2014. Le promesse dell’azienda – scrive ancora Angotti – assunte in sede prefettizia alla presenza del dirigente del dipartimento trasporti della Regione Calabria e presso la sede dello stesso dipartimento, sono state disattese. Tale situazione non è più sostenibile nè tantomeno accettabile da parte dei lavoratori, umiliati e costretti a vivere in una condizione economica al limite della sopravvivenza, con conseguenti ripercussioni di carattere psico-fisiche. Considerato – continua Angotti – che l’azienda in questione non è più nelle condizioni adeguate ad effettuare il servizio di trasporto pubblico, si chiede al Prefetto un’urgente convocazione di tutti i soggetti interessati per esaminare un’eventuale revoca della prerogativa dell’esercizio dei servizi, impegnando le rispettive società Consortili, oggi unici affidatari preposti e vincolati ad effettuare i servizi, ad assumersi la responsabilità e gli oneri anche rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali, di esercitare i servizi fino ad oggi effettuati dalla Zanfini, in completa coerenza con la legislazione Regionale vigente.” Si attende, ora, la posizione dell’azienda.