E domani riunione in direzione sanitaria.
La deputata renziana Stefania Covello, componente della segreteria nazionale del Pd, responsabile per il Mezzogiorno interroga il Ministro della salute sull'ospedale Beato Angelo. La vicenda riguarda la sospensione degli interventi chirurgici superiori a un'ora, scattata in seguito al venir meno, nella struttura, dell'elettricista, andato in pensione.
Ad agosto l'Inps, infatti, delibera di accettare quanto richiesto dall’operatore tecnico. Non solo, ma precisa che “il posto dichiarato in eccedenza e di cui si chiede il prepensionamento non sarà ripristinato.”
Una decisione che “scaturirà una diminuzione della spesa del personale”, conclude la delibera numero 1833. La vicenda, che ha mandato in tilt l'ospedale di Acri provocando un blocco di molti interventi, ha anche scatenato l'ira dei sindacati, che hanno chiesto il reintegro del lavoratore, in quanto questa "eccedenza", secondo loro, non esiste. Intanto il danno, però, è stato fatto.
"Si tratta di un episodio grave" scrive la deputata, "che evidenzia lo stato di profonda emergenza in cui versa il sistema sanitario calabrese dopo anni di malgoverno. Chiede quindi al ministro della salute se non intenda procedere da subito, ad affrontare con la massima urgenza e senza ulteriori ritardi la delicatissima emergenza sanitaria che rischia di pregiudicare l'intero sistema di cura al servizio dei cittadini calabresi anche alla luce dell'ulteriore grave episodio descritto in premessa".
Nulla esclude che Stefania Covello, estremamente attenta alle istanze del territorio, prenda di petto la questione acrese e venga a controllare di persona le condizioni in cui si trova la struttura, un tempo fiore all'occhiello dell'intero comprensorio. Potrebbe anche aiutare la Regione a sciogliere una grossa contraddizione. Sulla carta il Beato Angelo è uno Spoke. Di fatto, invece, è una struttura che sta morendo.
Abbandonata a sé stessa dalla stessa Azienda Sanitaria di Cosenza. E domani, tra le mura del Beato Angelo, ci sarà una riunione operativa. Convocata dalla Direzione Sanitaria. Ma non è trapelato nient'altro.