Il vicesindaco, Salvatore Ferraro, si attiene al protocollo. Sulle "bollette pazze" non vuole pronunciarsi. Il sindaco e l'assessore agli Affari Legali, Ottone Martelli, stanno preparando un comunicato stampa in risposta alle denunce di commercianti e cittadini.
Ma riusciamo a strappargli una battuta, prima della Giunta. "Posso solo dire che abbiamo fatto le tre cose che ci ha chiesto la Corte dei Conti: pagare i debiti, portare le tasse al massimo e fare un piano di dismissione dei beni del Comune". A parte l'aumento astronomico delle bollette, che i cittadini non vogliono pagare perché frutto di malagestione della "cosa pubblica", gli errori che ci sono nelle cartelle sembrano quasi sistematici. E c'è un uomo.
Un uomo molto responsabile, che dovrebbe vigilare sulle tasse acresi. E' il responsabile dell'ufficio Tributi. Ma è anche il responsabile dell'ufficio del Giudice di Pace, degli Affari Legali, dell'Urbanistica e, dulcis in fundo, della Cultura. Si tratta di Giovanni Cofone, un "superfunzionario". Neanche il dono della Trinità gli basterebbe a vigilare su tanti uffici. Forse gli errori sono dovuti al fatto che è oberato? Forse bisognerebbe diminuire il carico di lavoro del dottor Cofone e distribuire meglio ruoli e responsabilità.
"Lavoreremo per invitare l'Amministrazione a fare un piano di razionalizzazione" afferma Pino Capalbo, consigliere d'opposizione e neocapogruppo consiliare del Pd, alla Provincia. "Dobbiamo mirare a tagliare gli sprechi. Per esempio, si potrebbe diminuire ulteriormente la spesa telefonica. Marzo è alle porte e dobbiamo lavorare al bilancio di previsione. Faremo una commissione per segnalare e individuare gli sprechi e, di conseguenza, abbassare le tasse".
E Capalbo chiude in bellezza. "La differenziata non è ancora partita. Cosa comporta, visto che la ditta raccoglie i rifiuti e li porta in discarica? Quanto ci costerà il ritardo della E&Log? Il pezzo da pagare sarà più alto?"